ritratto d'uomo

stampa, post 1850 - ante 1899

Ritratti: Alessandro Ferrero Della Marmora. Abbigliamento: uniforme militare. Attributi: (Della Marmora) onorificenze

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ litografia
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta iconografica
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto è inserito all'interno di una raccolta di circa 1000 piccole stampe dedicate per la maggior parte a personaggi famosi del periodo risorgimentale, ordinate alfabeticamente e suddivise in cinque filze. La stampa ritrae il generale Alessandro Ferrero Della Marmora (1799/1855), grande figura del Risorgimento e fondatore del Corpo dei Bersaglieri (1799/) . Era l'ottavo di tredici figli del marchese Celestino Ferrero della Marmora, capitano nel reggimento d'Ivrea, e della contessa Raffaella Argentero di Bersezio. Diligente negli studi e particolarmente portato per le discipline scientifiche (studiò un nuovo tipo di fucile a retrocarica), dopo aver ricevuto promozioni militari e onorificenze da parte del Re Carlo Felice, Alessandro La Marmora studiò a lungo le valli del biellese alla ricerca di nuovi metodi di difesa dei confini. In quel periodo intraprese viaggi in Francia, Inghilterra, Baviera, Sassonia, Svizzera e Tirolo al fine di studiare armi, ordini e istituzioni dei vari eserciti. Nel 1831 formulò una prima Proposizione per la formazione di truppe leggere della terza specie sotto la denominazione di Bersaglieri. Il progetto avrebbe visto la luce però solo cinque anni dopo: nel 1835, infatti, il capitano La Marmora presentava al re Carlo Alberto la sua Proposizione per la formazione di una compagnia di Bersaglieri e modello di uno schioppo per suo uso. L'anno seguente furono create le compagnie di fanteria dette dei Bersaglieri, con lo scopo di compiere una guerra minuta e di disturbo. Il 18 giugno 1836 il re istituiva nell'Armata un Corpo di Bersaglieri. Durante la convalescenza per le ferite riportate nella battaglia di Goito del 1848, La Marmora scrisse le Istruzioni provvisorie per i Bersaglieri ed un Trattato di tiro ad uso dei Volontari. Nel 1852 conobbe a Genova Rosa Raccatagliata, che sposò due anni dopo. Nell'autunno del 1854 nel capoluogo ligure scoppiò una epidemia di colera e Alessandro si dedicò all'assistenza negli ospedali; sulla malattia scrisse anche un opuscolo intitolato Cholera Morbus. Nonostante il fisico debilitato, il 22 marzo 1855, incoraggiato dal fratello Alfonso La Marmora, più giovane di lui di cinque anni, il generale Alessandro La Marmora assunse il comando della seconda divisione del corpo di Crimea, per quella che sarebbe stata la sua ultima fatale spedizione. Morì a causa del colera il 7 giugno 1855 in Crimea, dove era sbarcato alla testa dei suoi uomini. Aveva cinquantasei anni. Le sue spoglie, rimaste a lungo in Crimea, riposano dal 1911 nella Basilica di San Sebastiano a Biella
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900592772
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL 363
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ISCRIZIONI in basso al centro - GEN.LE ALESSANDRO DELLA MARMORA - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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