ritratto di Ugo Foscolo
stampa smarginata
post 1844 - ante 1844
Robinson John Henry (1796/ 1871)
1796/ 1871
Ritratti: Ugo Foscolo
- OGGETTO stampa smarginata
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Robinson John Henry (1796/ 1871): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta iconografica
- LOCALIZZAZIONE Villa Maria
- INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto è inserito all'interno di una raccolta di circa 1000 piccole stampe dedicate per la maggior parte a personaggi famosi del periodo risorgimentale, ordinate alfabeticamente e suddivise in cinque filze. La stampa raffigura il poeta Ugo Foscolo, tragediografo, critico letterario (Zante 1778-Turnham Green, Londra, 1827). Di padre veneziano e di madre greca, da Zante si trasferì nel 1792 a Venezia, dove iniziò il proprio tirocinio letterario e dove aderì alle idee libertarie e repubblicane d'Oltralpe. Dopo il trattato di Campoformio (1797), dovette lasciare Venezia e si trasferì in varie città, fra cui Milano e Firenze. Chiamato alla cattedra di eloquenza nello Studio di Pavia (1809), vi pronunciò la celebre prolusione Dell'origine e dell'uffizio della letteratura. Caduto il Regno Italico, preferì l'esilio alle offerte fattegli dagli Austriaci. Rifugiatosi in Svizzera e poi in Inghilterra, si dedicò prevalentemente alla critica letteraria. Temperamento per eccellenza romantico, nelle sue opere assoggettò il tumulto interiore a una misura di armonia classica. La sua poesia, dopo l'impeto autobiografico del romanzo Ultime lettere di Jacopo Ortis (1802-1816-1817) e dei primi otto sonetti dell'edizione pisana del 1802 (già temperato nei quattro grandi sonetti A Zacinto, Alla Musa, In morte del fratello Giovanni, Alla sera) e l'ispirazione neoclassica delle odi (A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All'amica risanata, 1803), si volge all'austera meditazione nel carme Dei sepolcri (1807) e alla serena contemplazione della bellezza nel poema Le Grazie (postumo, 1848). Grande è anche l'importanza del Foscolo critico per l'acuta sensibilità e il senso vivo della storia. Di scarso rilievo è il teatro (Tieste, 1797; Aiace, 1811; Ricciarda, 1813). Notevoli l'Epistolario e l'opera autobiografica Notizia intorno a Didimo Chierico (1813). L'incisione traduce il ritratto a olio del francese Francois-Xavier Fabre
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900592713
- NUMERO D'INVENTARIO BLL 298
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - H. ROBINSON SCULP - corsivo - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0