Ferdinando II re del regno delle Due Sicilie. ritratto di Ferdinando II di Borbone

stampa smarginata post 1800 - ante 1894

Ritratti: Ferdinando di Borbone. Abbigliamento: uniforme militare

  • OGGETTO stampa smarginata
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Clerici Francesco (notizie 1828-ante 1860): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta iconografica
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto è inserito all'interno di una raccolta di circa 1000 piccole stampe dedicate per la maggior parte a personaggi famosi del periodo risorgimentale, ordinate alfabeticamente e suddivise in quattro filze. Il ritratto raffigura Ferdinando di Borbone (Palermo 1810 - Caserta 1859), re del Regno delle Due Sicilie dal 1830 al 1859. All'età di 23 anni, alla morte del padre Francesco I salì sul trono del Regno delle due Sicilie, assumendo il nome di Ferdinando II. Nei primi 17 anni fu un sovrano liberale: concesse amnistie, promulgò riforme, fece realizzare la prima ferrovia d'Italia, riformò la marina militare borbonica, diede più sviluppo e vigore alla marina mercantile del suo regno, rinunciò a diverse rendite per lo stato, diminuì alcuni dazi ed ebbe la mano pesante con delinquenti e traditori. Poi però in seguito divenne un monarca assolutista e reazionario, geloso della propria indipendenza, isolato da tutti gli altri stati in Italia e in Europa, e venne soprannomimato "Re Bomba" per la grande ferocia con cui represse le sollevazioni popolari in Sicilia in seguito all'abrogazione della Costituzione concessa in precedenza il 29 gennaio 1848 per paura dei moti Mazziniani, arrivando ad ordinare di cannoneggiare Messina. In seconde nozze sposò nel 1837 l'Arciduchessa d'Austria Maria Teresa Isabella da cui ebbe altri 12 figli.Trascorreva la maggior parte del suo tempo nella splendida Reggia di Caserta circondato dalla sua famiglia molto numerosa, ed era molto affettuoso con la sua prole. Nel 1837 in Sicilia fece reprimere con ferocia la rivolta del popolo che chiedeva l'autonomia e la Costituzione. Nel 1844 fece fucilare i Fratelli Attilio ed Emilio Bandiera. Nel 1848 scoppiò la rivolta in tutta la Sicilia, e, nel tentativo di arginarla prima che si espandesse per tutto il regno, il 29 gennaio 1848 promulgò la tanto sospirata Costituzione. Inoltre nel 1848 partecipò alle battaglie risorgimentali inviando in marzo il generale Guglielmo Pepe alla guida di 12000 uomini in appoggio alle truppe piemontesi contro gli austriaci, ma poco dopo condannò i piemontesi alla disfatta ritirando il suo aiuto alla causa risorgimentale assieme alle truppe pontificie.Morì il 22 maggio 1859
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900592702
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL 286
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - BARBIERI DIS - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Clerici Francesco (notizie 1828-ante 1860)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1800 - ante 1894

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'