Ritratto di Agostino Petitti Bagliani di Roreto

stampa, post 1850 - ante 1899

Ritratti: Agostino Petitti Bagliani di Roreto

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ litografia
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta iconografica
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto è inserito all'interno di una raccolta di circa 1000 piccole stampe dedicate per la maggior parte a personaggi famosi del periodo risorgimentale, ordinate alfabeticamente e suddivise in cinque filze. La litografia, che si caratterizza per la scritta capovolta della parte superiore, ritrae Agostino Petitti Bagliani conte di Roreto generale e uomo politico del Risorgimento italiano. Nato a Torino il 13 dicembre 1814, apparteneva ad una nobile famiglia piemontese originaria di Cherasco (Cuneo). Il padre, conte Carlo Ilarione Petitti di Roreto (Torino 1790 - 1850), valente economista e scrittore, da molti considerato il maggior ispiratore delle riforme carlo-albertine, lo iscrisse ancora in giovane età all'Accademia Reale militare di Torino dalla quale uscì nel 1833 con il grado di tenente. Nel 1848 partecipò alla prima guerra d'indipendenza meritando una menzione onorevole. Nel novembre dello stesso anno fu promosso maggiore e con tale grado ricoprì l'incarico di capo di Stato Maggiore della sesta Divisione agli ordini del generale Alfonso La Marmora. Nel 1853 fu promosso tenente colonnello e nominato segretario generale del Ministero della guerra. Capo di Stato Maggiore nella guerra di Crimea (1855-1856), nel 1858 assunse il comando del Reggimento di artiglieria da campagna a Torino. Nel 1859 prese parte, come aiutante del generale Alfonso La Marmora, alle operazioni della seconda guerra d'indipendenza ed accanto a lui visse le battaglie di Palestro, Magenta, Solferino, San Martino ed in particolare della Madonna della Scoperta sulla quale scrisse una memoria pubblicata postuma. Durante la guerra del 1859 fu promosso maggior generale e nel 1860 tenente generale, quand'era comandante della terza Divisione a Milano. Deputato al Parlamento per il collegio di Cherasco dal 1849 al 1867, fu nominato Ministro della guerra nel primo governo di Urbano Rattazzi (1862) e nel terzo governo di Alfonso La Marmora (1864). La sua attività ministeriale fu caratterizzata da importanti interventi di riordino dell'esercito, compresa la fusionedel corpo dei volontari garibaldini nelle truppe regolari, e dall'impulsodato all'istituzione di scuole per i militari ed ai relativi programmi diistruzione. Nel 1866 partecipò alla terza guerra d'indipendenza in qualità di aiutante generale dell'esercito e poi come comandante del IV Corpo d'Armata. Il 12 agosto 1866 firmò in nome dell'Italia l'armistizio di Cormons. Terminata la guerra fu nominato comandante generale della Divisione militare di Alessandria e, nel 1870, della Divisione militare di Milano, conservando l'alto comando delle Divisioni di Torino, Alessandria e Genova. Del 1870 è pure la sua nomina a Senatore del Regno che giungeva quale meritato riconoscimento per i servizi resi alla costruzione dell'unità nazionaleed alla gestione dello Stato, e che si univa alle numerose altre onorificenze italiane e straniere. Nel 1873 ebbe il Comando generale di Milano checomprendeva le Divisioni di Milano e di Alessandria. Fu collocato a riposo nel 1877 dopo 44 anni di vita militare attiva. Si spense a Roma nel 1890. La stampa, che apparteneva ad una serie intitolata "Cronaca della Guerra" è databile agli anni Sessanta del XIX sec
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900592411
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL 513
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI in basso al centro - PETITI - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1850 - ante 1899

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE