Ritratto di Francesco Mario Pagano

stampa, post 1800 - ante 1824

Ritratti: Francesco Mario Pagano

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta iconografica
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto è inserito all'interno di una raccolta di circa 1000 piccole stampe dedicate a personaggi famosi riferiti per la maggior parte al periodo risorgimentale, ordinate alfabeticamente e suddivise in cinque filze. Lastampa, realizzata su carta China incollata su cartoncino, raffigura in ritratti giovanile del filosofo Mario Pagano ( 1748/ 1799). Mario Pagano nacque a Brienza, in Basilicata. Arriva a Napoli nel 1762 a 14 anni ed inizia gli studi umanistici. Si giova dell'aiuto di maestri quali il Genovesi ed il filosofo Giovanni Spena, Niccolò De Martino e Pasquale Cirillo. Con il suo amico, Gaetano Filangieri, si specializza in studi di criminologia esi laurea in Giurisprudenza. Poco meno che trentenne ottiene prima la cattedra di morale e, poi, quella di giurisprudenza. Le sue idee le esterna, nel 1785, con la pubblicazionedei "Saggi politici"; pubblicherà, ancora, "Principi del codice penale" e "Considerazioni sul processo criminale". Le sue opere sono universalmente considerate come espressione del rinnovamento giuridico. Pubblica tragedie come: "Il Corradino", "Il Gerbino" e "Gli esuli tebani"; drammi lirici, commedie e saggi sull'arte e la poesia. Nel 1794 assume la difesa dei congiurati della "Società Patriottica" nella "Gran causa dei rei di Stato". Ma, l'impegno e lo sforzo del Pagano non servirono a salvare gli accusati: tre condanne a morte (Vitaliano, Villani e De Deo), esilio altri 48, e due sole assoluzioni, quelle dei delatori. Dopo il processo del 1794 fu nominato Giudice del Tribunale dell'Ammiragliato. Due anni dopo viene arrestato come antiborbonico e, dopo due anni di carcere, lascia Napoli rifugiandosi a Roma e poi a Milano. Il 1° febbraio del 1799, con la proclamazione della repubblica partenopea, torna a Napoli. Lavora al progetto della Costituzione e a quello sulla feudalità. Arrestato con tutti i giacobini, dopo il patto con il cardinale Ruffo, tradito da Nelson, Carolina e Ferdinando che ripudiano quell'accordo, viene impiccato, inpiazza Mercato, il 29 ottobre 1799 insieme a Domenico Cirillo, Giorgio Pigliacelli ed Ignazio Ciaja. Il ritratto è ascrivibile all'ambito italiano,entrp la metà del XIX secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900592394
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL 495
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso al centro - MARIO PAGANO - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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