ritratto di profilo di papa Pio II

dipinto, 1500 - 1549

affresco formante una finta cornice di inquadramento a guisa di edicola cuspidata intorno alla porta, con architrave e stipiti illusionistici ed ornamenti a grottesca. Sopra l'architrave con iscrizione dipinta è posto un archivolto ornato da un fregio. Sullo sfondo della lunetta decorata con motivo a conchiglia è raffigurato il busto di profilo di Pio II in paramenti sacerdotali e corredato delle insegne papali. L'edicola di inquadramento attorno alla lunetta e sui lati della porta è decorata con motivi a grottesca: sopra la lunetta troneggia un genio, seduto a gambe divaricate su di un vaso ornato da teste di satiro; dal vaso si sviluppano racemi vegetali di foglie d'acanto tra le quali si muovono danzanti sei genietti alati; sui lati dell'edicola di inquadamento si sviluppa una analoga decorazione comprendente insegne militari come corazze, scudi, elmi, archi e faretre appesi a nastri ricadenti dai racemi stessi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Senese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma
  • LOCALIZZAZIONE Pienza (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa stanza del Palazzo, che già il Canonico G. B. Mannucci nell'"Inventario del Palazzo Piccolomini di Pienza" da lui redatto il 23 ottobre dell'anno 1919 indicava come la Camera del Papa, e che in realtà, pur facendo parte dell'appartamento privato di Pio II, doveva essere adibita a soggiorno e sala ufficiale di ricevimento (la vera camera da letto del pontefice infatti, secondo l'attenta analisi strutturale del Palazzo condotta dallo studioso tedesco Jan Pieper, corrispondeva alla stanza immediatamente successiva a questa e costituiva il vano più piccolo del piano nobile: vedi Pieper J., "Pienza. Il progetto di una visione umanistica del mondo", Edition Axel Menges Stuttgart, London 2000, pp. 394-398), è dotata di una porta di ingresso alla sala delle Armi, incorniciata da un affresco a guisa di edicola, di cui Pio II non fa menzione, ma la cui esecuzione viene riferita da Enzo Carli allo stile del pittore Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma. Allo stesso programma decorativo appartiene anche un fregio con medaglioni raffiguranti busti di imperatori romani ritratti di profilo, che corre attorno alle pareti della stanza, immediatamente al di sotto del soffitto. Pertanto la decorazione pittorica che orna questa stanza dell'appartamento privato di Pio II dovrebbe essere stata realizzata in un momento successivo alla costruzione del Palazzo pientino (1460-1464), forse a seguito di un nuovo allestimento del Palazzo avvenuto in occasione del soggiorno di Carlo V nel 1536 o di papa Paolo III nel 1538
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900557926
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sull'architrave della porta - ENAEAS PIUS SENENS(SIS) P(ONTIFEX) P(ICCOLOMINEUS) - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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