cornice con putto e cornice con stemma

disegno post 1600 - ante 1610
Tassi Agostino (cerchia)
1580 ca./ 1644

Schizzo a penna color seppia con parti acquerellate raffigurante due quadr ature; a sinistra parte di un cartoccio ovoidale dalla cornice mistilinea con inserti vegetali, affiancata a destra da un putto che sostiene sulla t esta un cesto di fiori; a destra un secondo studio di cartoccio ovoidale c on al centro, appena accennata, una sirena. Il cartoccio presenta inser ti vegetali. Sulla destra di trova una fascia verticale con conchiglie in alt o a in basso testina di satiro centrale. Il foglio si trova inserito e ntro passe-partout

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquerellatura/ penna
  • ATTRIBUZIONI Tassi Agostino (cerchia): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Oreste Minutelli
  • LOCALIZZAZIONE Villa Maria
  • INDIRIZZO Via Calzabigi 54, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno appartiene alla raccolta iconografica di Oreste Minutelli, per le cui notizie generali si veda la scheda 0900523311. Oggi restaurato e inserito entro passe-partout, faceva parte di un foglio più ampio che com prendeva più studi di quadrature simili fra loro, poi smembrato. Si tratta con probabilità di uno dei disegni che nell'inventario redatto dallo stes so collezionista Oreste Minutelli vengono riferiti a A. Tassi per l'osped a le (cfr. n. 333 dell'inventario autografo). Studi condotti nel 1980 da C . Sicca ricordano due pagamenti fatti al Tassi, databili tra il 1603 e i l 1 606, per "Braccia 207 di sgraffio fatto alle case 429 e 433" e per "bra cc ia 230 di sgraffio chiaro e scuro e pittura fatta nella facciata della C o mpagnia nuova di S.ta Giulia" (cfr. Sicca 1980, p. 183). Numerose son o le testimoninanze storiche che ricordano la presenza dell'artista nella cit tà di Livorno, e la sua attività di affrescatore di molte facciate di pala zzi, oggi tutte perdute. Dopo la monografia dedicata al Tassi dalla Pugli a tti (1979), un più recente studio di Patrizia Cavazzini sulla deco razion e del Palazzo Lancellotti ai Coronari a Roma (del 1998) tenta di or dinare le testimonianze documentarie sull'artista, tra cui anche quelle re lative al suo soggiorno livornese. Esso dovrebbe risalire agli anni dal 16 00 al 1 610 dopo un breve periodo fiorentino. A Livorno Agostino Tassi ri siedett e stabilmente vivendo prima con Lorenzo Franchini e poi con il fig lio di l ui Filippo, che divenne il suo più fedele collaboratore. Nel 1602 lavorò n el Duomo della città, oltre alle già citate decorazioni di facci ate, che a ve vano come soggetto prevalente temi mitologici, storici, ma s oprattutto epi sodi legati alle imprese marinare dei Cavalieri di Santo St efano. Nel 1603 sposò una certa Maria Connodoli. Nel 1606 si trasferì per qualche me se a Genova, per poi tornare a Livorno e partecipare, insieme a Filippo Pa ladi ni e Remigio Cantagallina, alla preparazione dei festegg iamenti per i l mat rimonio di Cosimo II e Maddalena d'Austria. Dopo la mo rte di Ferdina ndo I de' Medici, suo principale committente, ad Agostino n on interessò pi ù vive re in Toscana, e dopo aver concluso un lavoro partì per Roma nel 16 10. Di questa iniziale attività dell'artista, che quando ripartì aveva qua si tren t'anni, non rimangono che alcuni disegni e tele di soggetto marina ro con t emi che saranno ampiamente sviluppati dal mede simo più avanti neg li anni. Il soggiorno obbligato sulle galere granducal i offrì all'artista, e ad al tri maestri presenti nella città labronica al l'inizio del XVII se colo, occ asione di studio del paesaggio marino e del la vita del porto che fu fondam entale per la definizione di un certo gene re di veduta marinara che avrà g rande fortuna nel Seicento. Per tutta la durata del soggiorno toscano, scr ive la Cavazzini, "Agostino deve aver fr equentato il mondo de lle produzion i sceniche e delle architetture effime re, composto oltre che da Giulio Par igi e dal Buontalenti, da Remigio Can tagallina, da Ludovico Cigoli e da Fi lippo Paladini. La loro influenza è facilmente percepibile nelle opere del Tassi, soprattutto nelle elaborate costruzioni prospettic he e nelle fiabe sche figurine che animano le sue t ele" (Idem, 1998, p. 17 3). Artista assai controverso, le principali testi monianze documentarie re lative alla sua c arriera provengono da atti di p rocessi, per incesto, per stupro - il caso ormai celebre di Artemisia Gent ileschi - per debiti, in una vita trascorsa tra litigi violenti con amici e nemici, turbolenti rapp orti con prostitut e, sospetti di omicidio, in u n modus vivendi comune a v ari artisti. Quest o disegno come quelli simil i e certamente eseguiti dal la medesima mano pos sono dunque essere ascrit ti ad un artista attivo per la corte granducale t oscana degli inizi del S eicento, forse lo stesso Tas si ipotizzato dal Minu telli il cui stile nel disegno, osservava già la Pu gliatti, assunse tecnic he e maniere diverse . Per le notizie sull'artista si rimanda soprattutto a l lavoro di Patrizi a Cavazzini e relativa bibliog rafia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900556736
  • NUMERO D'INVENTARIO BLL-CDRV 1207
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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