putti
balaustrata
post 1865 - ante 1880
Balaustrata in terracotta invetriata, porcellana dipinta e bronzo. Articolata lungo due rampe di scale e terminante in un parapetto nello spazio di accesso al piano nobile, la balaustrata è composta da diciotto putti telamoni in terracotta invetriata e altrettanti balaustri a doppio nodo di porcellana dipinta. Tali elementi sorreggono un corrimano in bronzo con formelle decorate con motivi fitomorfi e sono fissati su ciascuno scalino tramite una base metallica a sezione cilindrica. Il corrimano termina al piano terreno con un pilastro quadrangolare con motivi decortivi a rilievo, disposto radialmente
- OGGETTO balaustrata
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
porcellana/ pittura
- AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Giovanni Fattori"
- LOCALIZZAZIONE Bottini dell'Olio
- INDIRIZZO Via Bottini D'Olio, 7, Livorno (LI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La balaustrata è caratterizzata dalle presenza di putti-telamone ispirati, sia nella tecnica di esecuzione - la terracotta invetriata - sia nelle caratteristiche somatiche e di posa, ai principali esempi della scultura rinascimentale toscana di Luca Della Robbia. Come osservato da Dario Matteoni, essa si offre nel percorso architettonico che va dal piano terreno al primo più come un elemento di stupore che come raccordo dal registro monumentale, rappresentando una alternativa alla scelta adottata dallo stesso architetto Vincenzo Micheli nella progettazione della pressoché coeva Villa Fabbricotti. La scelta neorinascimentale dimostra il marcato eclettismo voluto dal committente e il suo aggiornamento nelle scelte architettoniche e artistiche. Furono molti in quegli anni gli scultori impegnati nella produzione di copie talmente perfette da ingannare i migliori conoscitori (si pensi a Giovanni Bastianini) e gli artisti che ispirandosi ai modelli robbiani cercarono di ripeterne i segreti dell'invetriatura. Tra questi il fiorentino Luigi Magi, già impiegato da Francesco De Larderel. L'esecuzione dell'opera andrà fatta risalire ad un team di artigiani specializzati toscani, forse alla bottega dei fratelli Giovanni Battista e Innocenzo Gragnani ricordati nella Livorno di metà secolo come esperti e prolifici produttori di terrecotte artistiche. A questi si aggiunge un maestro bronzista anch'esso aggiornato sugli stilemi eclettici del periodo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900551821
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0