finestrone, serie - bottega senese (sec. XX)

finestrone, 1908 - 1908

finestrone a croce guelfa con battenti lignei e vetri a listelli di piombo che formano motivi geometrici

  • OGGETTO finestrone
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Senese
  • LOCALIZZAZIONE Pienza (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le dodici finestre che si affacciano sul cortile interno del Palazzo Piccolomini e che illuminano la sala delle armi e i corridoi circostanti sono semplici finestre a croce guelfa, le quali si ripetono uguali nel numero di tre per ogni lato all'altezza del piano nobile. Nel secondo piano invece solo sul prospetto settentrionale e su quello meridionale si ripete la successione delle tre finestre per lato, mentre sui lati est ed ovest le facciate sono aperte ciascuna da una ampia loggia ripartita da quattro esili colonnine composite. La realizzazione di questi finestroni, come è documentato da Jan Pieper, risale all'epoca dell'ultimo restauro del Palazzo Piccolomini documentato anche dal canonico Giovan Battista Mannucci tra il 1905 e il 1918 e inteso a rimuovere tutte le installazioni conseguenti agli interventi sette-ottocenteschi. Più precisamente il Pieper ci riferisce che i battenti lignei e i vetri a listelli di piombo di queste finestre furono realizzate nel 1908, prendendo a modello quella decorazione a graffito a "finti vetri" che originariamente ornava le superfici parietali delle lunette e dei pennacchi superiori soprastanti le finestre bifore che si aprono sui lati esterni del palazzo e di cui furono appunto rinvenute tracce proprio durante i lavori di restauro di quell'anno. Sul cortile interno del palazzo infatti sono ancora oggi visibili sul muro nord-orientale alcuni resti della pittura originaria che ornava le quattro facciate che oggi risultano intonacate fino al porticato e che ci forniscono il modello di questa tipica decorazione a "finti vetri". I lavori di restauro del Palazzo come è noto furono condotti dal pittore senese Pietro Loli Piccolomini (1865-1925) sotto la direzione dell'ingegnere Savino Cresti (1849-1936). Il Loli Piccolomini, autore di molte decorazioni in stile neoquattrocentesco compiute agli inizi del Novecento nei Cimiteri della Misericordia e del Laterino a Siena, nonchè nel castello del marchese Ballati Nerli a Grotti, portò a compimento nel 1911 un ricco fregio policromo con festoni di bacche e foglie di quercia intrecciati con gli stemmi piccolominei oggi visibile nella facciata del cortile interno del palazzo pientino, che presenta strette affinità stilistiche e compositive con quello dipinto nel salotto del conte Silvio Piccolomini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900549987
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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