Madonna dell'Umiltà, sSn Giovanni Battista, San Biagio e Santo re

dipinto, ca 1380 - ca 1380

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; san Giovanni Battista; san Biagio; santo re. Attributi: (san Giovanni Battista) vessillo; (san Biagio) pettine da cardare; (santo re) corona; (santo re) globo; (santo re) scettro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
    oro/ punzonatura
    pastiglia/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Cristoforo Di Bindaccio Detto Malarba (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Petruccioli Cola
    Francesco Di Vannuccio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico Pinacoteca Crociani
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Neri-Orselli
  • INDIRIZZO via Ricci, n. 10, MONTEPULCIANO (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavoletta cuspidata costituisce un tipico esempio di reliquiario a tabella, con tredici ricettacoli tondi (un tempo ospitanti le reliquie dei santi), disposti lungo i bordi e intorno all'immagine dipinta della Madonna dell'Umiltà, accompagnata in basso dai santi Giovanni Battista, Biagio e san Ludovico da Tolosa o san Sigismondo. L'originaria destinazione dell'oggetto sembrerebbe confermata dalla presenza, nella parte bassa del retro della tavoletta, di due tracce indicanti il punto in cui dovevano essere applicati due sostegni che servivano probabilmente da base d'appoggio del reliquiario. Una fine decorazione geometrica con punzonature su fondo in lamina argentata riveste quasi per intero la parte retrostante del dipinto che presenta altresì tre timbri in ceralacca, uno dei quali reca lo stemma dei Lorena e la scritta "DOGANA DI SIENA". Un identico sigillo con l'arme dei Lorena è presente anche nella tavoletta raffigurante la "Madonna con Bambino in trono tra san Francesco d'Assisi e santo vescovo" esposta nella stessa sala. L'opera, che proviene dalla collezione privata del primicerio Francesco Crociani, è ricordata da Francesco Brogi e da lui assegnata ad anonimo senese del XIV secolo. Riferito da Cesare Brandi e da molti altri studiosi al raffinato gusto pittorico del senese Francesco di Vannuccio con datazione intorno al 1360, il reliquiario, secondo Laura Martini, sembra tuttavia rispondere allo stile popolaresco e fortemente espressionista della tarda attività di un maestro come Cristoforo di Bindoccio, attivo nella seconda metà del Trecento quale egli ci appare nella tavola devozionale con "Storie del Nuovo Testamento" della Pinacoteca Nazionale di Siena
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900535180
  • NUMERO D'INVENTARIO 131
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2001
    2006
  • ISCRIZIONI sul cartiglio di san Giovanni Battista - ECCE AGNU(S) D(EI) - corsivo - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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