venditore di polli

dipinto,

Figure: venditore di polli. Animali: polli; lepre. Oggetti: gabbia. Architetture: edificio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Paolini Pietro (1603/ 1681)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Palazzo Mansi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mansi
  • INDIRIZZO via Galli Tassi, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella monografia su Pietro Paolini, pubblicata nel 1987, Patrizia Giusti ricordava la tela con il Venditore di polli, allora conservata in collezione privata pistoiese insieme al suo pendant con un Venditore di caldarroste, indicandone la probabile provenienza dalla raccolta della famiglia Cittadella, i cui beni, in seguito ad un matrimonio celebrato alla fine dell'Ottocento, erano stati in parte incamerati dagli antenati degli allora proprietari (Giusti Maccari 1987, p. 134). Nel 1819 Michele Ridolfi, incaricato dal Ducato di Lucca di redigere un inventario dei dipinti presenti nelle chiese e nelle raccolte private della città, ricordava il Venditore di polli ("un Pollajolo") e il Venditore di caldarroste ("un Mondinaro") nella collezione della famiglia Cittadella (Lucca, Biblioteca Statale, Ms. 3666, fasc. 4, c. 37 v.) residente nel palazzo sulla piazza omonima, dove ancora alla fine dell'Ottocento le menzionava Nicolao Cerù (Lucca, Archivio di Stato, Cerù 193, cc. nn.). In seguito ad una serie di passaggi ereditari, cui abbiamo già accennato, i due pendants sono stati acquistati dallo Stato nel 1999 per destinarli al Museo Nazionale di Palazzo Mansi. Le due opere, collocabili sulla base di valutazioni stilistiche nel secondo quarto del Seicento, documentano la consumata abilità raggiunta dal Paolini nella rappresentazione di scene di genere, incentrate sulla resa di tutti i dettagli utili a garantire l'assoluta verosimiglianza della raffigurazione: così il pollarolo viene ritratto con il naso arrossato dal freddo o dal vino - il volto tutt'altro che idealizzato, sottolineato da luminose pennellate strutturanti - colto nell'espletamento della sua attività mercantile mentre solleva la lepre indicando con l'altra mano il prezzo di vendita. Probabilmente le due tele in origine formavano una serie con un terzo dipinto, non ricordato dalle fonti, rappresentante un Venditore di vino, oggi in collezione privata, simile per dimensioni e caratteristiche stilistiche (Giusti Maccari, 2000, pp. nn.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900531357
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo di Palazzo Mansi - Lucca
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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