ADORAZIONE DEI PASTORI

dipinto, 1601 - 1601

A sinistra è una donna in piedi con un bambino in braccio, in abito rosso e copricapo tondeggiante. Davanti a lei un pastore abbigliato in giallo si volge, in atto di adorazione, verso il Bambino, adagiato in una cesta sopraelevata su un blocco di pietra. Intorno a lui da sinistra sono la Vergine in abito rosso e manto blu, San Giuseppe in veste marrone e manto verde, un pastore in abito grigio e manto giallo, accanto al quale sono altri due pastori. In primo piano sono seduti a terra una bambina con un cesto di uova, in veste rosa e azzurra, e un bambino, in abito rosa pallido, che trattiene una gallina. Nell'angolo inferiore sinistro è il busto di un pastore ritratto di spalle. La parte superiore della tela è occupata dalla struttura in legno della mangiatoia, oltre la quale si scorge una porzione di cielo blu profondo con una gloria d'angeli, tra i quali ne spicca uno seduto sulle nubi vestito di giallo e blu che regge un giglio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Lomi Aurelio (1556/ 1622)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Salimbeni
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La grande tela, firmata e datata in basso a sinistra AURELIUS LOMIUS P. 1601, venne eseguita durante il soggiorno genovese del pittore. Il Carofano dubita che la collocazione del dipinto sull'altare maggiore della chiesa di San Martino in Vignale sia quella originaria e ipotizza che sia stato qui trasferito in seguito alla soppressione di molti edifici sacri lucchesi avvenuta in epoca napoleonica (Carofano 1989, p. 208). E' invece probabile che l'opera del Lomi vada identificata con la "Nascita di N. S. opera molto bella del Salimbeni" citata dall'erudito Tommaso Francesco Bernardi nella medesima ubicazione nella Miscellannea lucchese conservata presso la Biblioteca Statale di Lucca (Lucca, Biblioteca Statale, Ms. 3300, c. 230 r.), mentre più precisamente Tommaso Trenta nel 1822 ricordava nella chiesa di San Martino in Vignale la "gran tavola di Aurelio Lomi" (Trenta 1822, p. 145). Dal punto di vista linguistico per i decisi passaggi chiaroscurali e la gamma cromatica incentrata sul contrasto del verde, giallo pallido e giallo acceso, il dipinto è accostabile alla Natività del Battista eseguita dallo stesso Lomi per la chiesa genovese di San Siro nel 1601. Inoltre la scalatura in profondità, lungo la diagonale destra, dei personaggi e anche il trattamento del paesaggio sullo sfondo mostrano tangenze con il coevo Martirio di Santo Stefano conservato a Genova in Palazzo Bianco. L'iconografia ricalca assai fedelmente quella impiegata dal Lomi in altre opere di analogo soggetto: vi ricorrono infatti gli animali vividamente descritti, le figure ritratte di spalle a fungere da quinta introduttiva, la giovane donna sulla sinistra che richiama certe tipologie ligozziane. Come giustamente ha notato il Ciardi i bambini in primo piano, ritratti nelle loro attività feriali e domestiche, assolvono alla funzione di mantenere una "intonazione bassa, sottilmente riduttiva dell'evento sacro" (Ciardi 1989, p. 127)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526901
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI In basso a sinistra su un sasso - AURELIUS LOMIUS P(inxit) 1601 - Luca 2.14 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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