COMPIANTO SUL CRISTO MORTO

dipinto,

In primo piano a sinistra. è inginocchiata la Maddalena di profilo con manto rosso e interno verde. Dietro di lei in piedi è la Madonna piangente abbigliata in blu e rosa. Sul fondo Santa Chiara, con il capo coperto dal velo nero con interno bianco, regge l'ostensorio e San Giovanni Evangelista in abito verde sostiene il Cristo al centro seduto sul sepolcro. Più a destra è San Francesco con le braccia incrociate sul petto e in primo piano Giuseppe d'Arimatea con manto giallo. A terra sono poggiati gli strumenti della passione: corona di spine, tenaglie, martello, chiodi e il vasetto degli unguenti della Maddalena

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Lomi Aurelio (1556/ 1622)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Pietro Sorri
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sulla collocazione cronologica del dipinto, da assegnare con certezza ad Aurelio Lomi sia per la presenza della firma che per l'evidenza stilistica, sono state formulate diverse ipotesi. Il Voss (1920) lo collocava al 1595, facendo riferimento all'iscrizione presente sul sepolcro, dove ora non figura la data e che sembra completa. Lo studioso veniva forse tratto in inganno dal fatto che su un'altra delle opere del Lomi conservate sul territorio lucchese, il Martirio di San Cassio della Chiesa di San Frediano, compare invece questa data. Nel catalogo di Villa Guinigi del 1968 la Meloni lo collocava dopo il soggiorno genovese del pittore, quindi dopo il 1604, riconoscendovi "suggestioni vagamente caravaggesche" (Meloni 1968, p. 217). Secondo il Carofano ( P. Carofano 1989, p. 217), invece, la tela venne eseguita entro la fine del primo soggiorno pisano (entro il 1597) del pittore per i numerosi riferimenti alla pittura fiorentina dell'ultimo Cinquecento, al Poppi nella figura della Maddalena, all'Allori per quella del Cristo e per la stretta tangenza con altre opere del Lomi di quel periodo e in particolare con il Compianto sul Cristo morto già nella chiesa del Monastero Nuovo di Firenze e ora nei depositi della Soprintendenza alle Gallerie di Firenze, datato 1595 e dove identica è la figura della Maddalena. Di quest'ultima opera, secondo il Ciardi (Ciardi-Galassi-Carofano 1989, p. 72), il Compianto di Lucca può essere considerato una replica, seppure con significative varianti. Nelle numerose figure che affollano la scena si possono scorgere, secondo lo studioso, ancora vivi echi manieristi come nella Maddalena e, aggiungo, nella positura incerta di Giuseppe d'Arimatea. Intorno alla figura del Cristo, fulcro, non solo compositico, ma anche emozionale della scena, si dispongono numerosi personaggi - tra i quali Santa Chiara e San Francesco sono in stretta relazione con il convento francescano di Santa Chiara, originaria ubicazione della tela - che in varia misura esprimono la propria partecipazione al dramma narrato, sempre comunque con toni contenuti e moti misurati in consentaneità con le nuove correnti della pittura controriformata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526837
  • NUMERO D'INVENTARIO 85
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI In basso al centro sulla base del sepolcro - AURELIUS LOMIUS PINXIT -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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