altare di Jean de Boulogne detto Giambologna (e aiuti) (sec. XVI)
altare
Jean De Boulogne Detto Giambologna (e Aiuti)
1529/ 1608
Composto da un grande dossale a tre comparti verticali: la parte centrale presenta un'edicola sporgente su due colonne, sorrette da due plinti con stemma, nella quale è inserita una statua di Cristo Risorto (cfr. scheda 09/00528015); le due parti laterali, chiuse da due semitimpani con putto disteso, contengono entro nicchie le statue di San Pietro a sinistra (cfr. scheda 09/00528016) e di San Paolino a destra (cfr. scheda 09/00528017). Una seconda edicola con iscrizione e timpano spezzato occupa la zona centrale superiore. Al centro del basamento è inserito un bassorilievo con la veduta di Lucca (cfr. scheda 09/00528018). La mensa poggia su una pedana a due gradini ed è sostenuta da due volute angolari con grado superiore
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ scultura
marmo rosso antico/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Jean De Boulogne Detto Giambologna (e Aiuti)
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'antico altare fu eretto nel 1369 all'indomani della liberazione di Lucca dal dominio pisano. Il dossale era costituito da una tavola dipinta da Paoluccio di Lazzarino di cui non conosciamo con sicurezza il soggetto, poichè se ne sono perdute le tracce da quando, intorno alla metà degli anni '70 del Cinquecento, maturò l'idea di mettere mano ad un nuovo altare più consono ai dettami postconciliari. L'assenza a Lucca di abili scultori spinse l'Opera del Duomo, con la mediazione del governo della Repubblica, di richiedere nel 1577 al granduca di Toscana Francesco I l'intervento del Giambologna per eseguire il progetto che, una volta realizzato, venne approvato nello stesso anno. Lo scultore si impegnò a realizzare una struttura alta dieci braccia e larga otto, con tre statue di tre braccia e mezzo; sulla sommità dovevano essere collocati due putti e l'arme della Libertà con l'aquila, cioè l'arme della Repubblica sormontato da quello dell'Impero. I materiali giunsero da Carrara e Seravezza, mentre i lavori si svolsero nella bottega fiorentina del maestro; nel 1579 furono spediti i pezzi lavorati dell'altare e il montaggio spettò all'aiutante Jacopo Piccardi. La stima che quest'ultimo si guadagnò durante il soggiorno a Lucca, indusse l'Opera del Duomo ad assegnarli l'esecuzione dei nuovi altari
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525476
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sulla lastra in alto - CHRISTO LIBERATORI AC DIVIS TUTELARIBUS - lettere capitali - a incisione - latino
- STEMMI plinto sinistro - religioso - Stemma - Opera di S. Croce - Stemma accartocciato con scritta OP(ER)A
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0