LEONE CON PREDA UMANA

scultura,
Biduino (maniera)
notizie fine sec. XII-inizio sec. XIII

La fiera, con le zampe posteriori flesse e artigliate, con le anteriori trattiene il busto di un uomo, di cui si intravedono ancora il braccio e la mano destra, sollevati in atto di pugnalare al fianco la belva. L'animale ha il corpo percorso da incisioni parallele che definiscono il costato, lunga coda con terminazioni a ciuffo aderente al fianco destro e folta criniera, composta da ciocche a mezzaluna profondamente striate. Il muso ha le fauci spalancate a mostrare i denti e la lungua, grandi bozze frontali ed arcate sopraccigliari prominenti

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Biduino (maniera): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Altopascio (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Della provenienza originaria del pezzo, così come di quello visibile sullo spiovente opposto, non sappiamo niente. Le fonti informano di diversi rifacimenti della copertura del tetto (Dal Canto 1974). Per di più la soluzione di inserire leoni a tutto tondo sugli spigoli di una facciata sembra trovare tra Pisa e Lucca una sola attestazione a San Casciano a Settimo. Essa sostituisce quella abituale che mostra le fiere a mezzo busto fuoriuscenti dal muro in corrispondenza dei portali (Simonelli 1991). Ampiamente attestato, invece, è l'inserimento di leoni lavorati in tridimensione fra gli elementi stilofori di pulpiti (Brancoli, Diecimo, Barga, Groppoli): sul dorso dell'animale altopascese manca tuttavia qualsiasi traccia traccia di una eventuale colonna. Leoni a tutto tondo, conformi però ad una tipologia differente, compaiono invece a Pistoia. Non sembra per questo da escludere che nel caso di Altopascio si sia operata una soluzione di compromesso, memore, da un lato, delle opere pistoiesi e, dall'altro, di quelle pisane di Biduino e del suo entourage. A questa duplice polarità rimandano, del resto, le qualità formali e tipologiche del rilievo. La preda umana che reagisce alla belva pugnalandola sul fianco, derivante dal prototipo cagliaritano con cavallo e cavaliere costituisce un elemento attestato in ambito pistoiese (Sant'Andrea e San Bartolomeo), ma che trova una sua codificazione più specifica in ambito biduinesco, come attestato gli esemplari di San Casciano a Settimo, del Museo Bardini, della chiesa di S. Paoloall'Orto a Pisa, di Campiglia e di Volterra (Simonelli 1991)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525399
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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