MATRIMONIO MISTICO DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA

trittico,
Puccinelli Angelo (attribuito)
notizie 1380-1407

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; Santa Caterina d'Alessandria; San Pietro; San Giovanni Battista; San Gervasio; San Protasio. Strumenti del martirio: ruota dentata spezzata. Oggetti: drappo di damasco; trono; tappeto

  • OGGETTO trittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Puccinelli Angelo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella tavola centrale del trittico è raffigurato lo sposalizio mistico di Santa Caterina d' Alessandria, nei due laterali, a sinistra, San Pietro e San Giovanni Battista, a destra, i Santi martiri Gervasio e Protasio. Alle spalle della Vergine che regge sulle ginocchia, alla sua sinistra, il piccolo Gesù, scende un drappo dipinto in oro e riccamente decorato. La Vergine è rigidamente frontale, mentre i Santi dei laterali sono presentati in diverse angolazioni: Pietro ha lo sguardo rivolto nel vuoto mentre il Battista, rivestito della consueta pelle ricoperta da un manto rosso all' esterno e verde all' interno, gli si rivolge cercando di richiamarne l' attenzione verso la scena centrale; dall' altro lato, San Gervasio rigorosamente frontale indossa una clamide rossa soppannata in vaio sopra una veste verdastra, mentre il suo compagno, in profilo e dalle sembianze altrettanto giovanili, ha in più una dalmatica blu.Elegantissimo è infine l' abito della Santa Caterina, in oro lavorato a sgraffito: il manto è di un color rosaceo tendente al cangiantismo, mentre sulla chioma di un color bruno chiaro si staglia una corona dipinta tempestata di pietre preziose. Il polittico proviene dall' oratorio di Santa Caterina degli Orfanelli. Nieri Vannucci che è menzionato nell' iscrizione come suo committente, ne divenne rettore nel 1379. Dunque il dipinto, forse il capolavoro del Puccinelli, non potè esser commissionato prima di quell' anno (Regola 1977). Inoltre esso non è menzionato nell' inventario dei beni dell' oratorio risalente al 1381 (Paoli 1986). La sua esecuzione dovrebbe dunque cadere nella prima metà degli anni Ottanta del secolo come parerebbe confermare anche l' analisi stilistica (De Marchi 1998). Secondo il De Marchi, questa tavola parrebbe suggerire uno spiccato interesse verso la cultura fiorentina di matrice orcagnesca, riscontrabile ad esempio nella bidimensionalità dominante in più di un tratto della raffigurazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900524361
  • NUMERO D'INVENTARIO 144
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI sul cartiglio di San Giovanni Battista - ECCE AGNUS DEI ECCE QUI TO(llit pecca) TA (mundi) -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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