BATTESIMO DI CRISTO

dipinto,

Personaggi: Gesù Cristo; San Giovanni Battista; figure femminili. Attributi: (San Giovanni Battista) croce di canne; aureola. Allegorie-simboli: colomba (Spirito Santo). Abbigliamento: perizoma; mantello; abiti; cintura. Oggetti: sassi; ciotola. Vegetali: fiori; foglie; alberi. Fenomeni metereologici: nuvole. Laghi: lago di Tiberiade. Paesaggi: lago; collina

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Ardenti Alessandro (notizie 1559-1595)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto rimane nella sua collocazione originaria, sopra il fonte del battistero,fino al 1839 quando, su consiglio di Michele Ridolfi, viene rimosso in quanto"..in pessimo stato.." e "..cosa dappoco e manieratissi ma..." e sostituitocon quello di analogo soggetto eseguito nel 1594 da Ja copo Ligozzi per l'oratoriodel Nome di Gesù al momento in vendita e apposi tamente acquisito dalla Deputazionedi Belle Arti(Ridolfi 1879, p. 163). Dopo circa venti anni viene trasferitonei depositi della Pinacoteca Comunale e, soltanto in anni recenti - dopo unintervento di restauro - è esposto a Vil la Guinigi (Filieri 1987, pp.8-10).Nel Museo Lazaro Galdiano di Madrid è es posto un Battesimo di Cristo provenientedalla coll. Giustiniani di Roma, lì pervenuto, dopo vari passaggi,per il qualesono state proposte varie attribu zioni,che vanno da quelle più remote relativeai nomi di Francesco Vanni e del Cigoli,a quelle più recenti riferentesi a quellidi Pedro Campana, di Dionigi Calvaert e di Orazio Samacchini. Seppure con unmargine di dubbio, su questo ultimo nome si orienta Squarzina Danesi che menzionacome diretta derivazione dall' opera già Giustiniani il Battesimo dell' Ardenti,anche se di dimensioni notevolmente maggiori rispetto a quello. Come elementodi sostegno per il nome del Samacchini, inoltre pubblica un'incisione di Normandrelativa al dipinto che già nell'Ottocento proponeva in forma interrogativail nome di questo pitto re (Squarzina Danesi 2001, pp. 21, 44). Tale proposta,fortemente palusibile perché la sigla manieristica del quadro ben si adattaal clima artistico emilia no-bolognese degli anni posteriori alla metà del Cinquecento,influenzato dalla esperienze romane compiute da molti dei suoi rappresentanti,è estremamente inte ressante perché contribuisce a confermare quanto, nei medesimianni,fosse conosciuta e seguita in Lucca questa corrente artistica,propensionetestimoniata del resto dalla presenza dello stesso Ardenti, che opera con successoper un lungo periodo. Per quanto riguarda la datazione del dipinto lucchese,se per quello un tempo Giu stiniani accettiamo il nome del Samacchini - chemuore nel 1577- questa deve essere posta attorno al 1570, periodo in cui l'Ardentilascia Lucca per trasferirsi in pianta stabile a Torino, dove troverà la mortenel 1595
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900523929
  • NUMERO D'INVENTARIO 349
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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