lampada,
Romanelli Raffaello (1856/ 1928)
1856/ 1928
Coppia di lampade votive in bronzo. Sulla sommità è rappresentata a tutto tondo la figura di un legionario romano che stende il braccio sinistro in segno di saluto. Il mantello che si increspa sollevandosi sopra le spalle accentua la dinamicità della raffigurazione evidenziando un ritorno dell'autore alla sensibilità naturalistica che aveva caratterizzato la sua produzione giovanile
- OGGETTO lampada
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
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ATTRIBUZIONI
Romanelli Raffaello (1856/ 1928)
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Appiani
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Raffaello Romanelli. (Firenze, 13 maggio 1856; ivi, 2 aprile 1928). Figlio e allievo di Pasquale, studia poi all'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la direzione di Augusto Rivalta. Dal 1880 si perfeziona a Roma a seguito della vincita del Pensionato Nazionale. Autore di busti, medaglioni e bassorilievi, tornato a Firenze dopo il perfezionamento si stabilisce nello studio del padre realizzando alcuni monumenti, fra i quali: quello a "Garibaldi" (1896) e ai "Caduti di Curtatone e Montanara" a Siena, a "Donatello" (1896) in San Lorenzo, a "Cosimo Ridolfi" (1896) a Firenze e a "Carlo Alberto" (1900) a Roma. Partito da un verismo naturalistico, in seguito aderisce al clima liberty soprattutto nei ritratti; autore di monumenti celebrativi anche all'estero realizza quello al generale "Martin" a Caracas, a "Demidoff" a Kiev e vince il concorso per quello a "Botha" a Città del Capo, realizzato poi dal figlio Romano. Professore all'Accademia di Belle Arti di Firenze, partecipa alle rassegne della Promotrice di Belle Arti di Torino dal 1880 e a Parigi nel 1888
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900426225
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0