altare maggiore,
1755 - 1759
Vambrè Giovanni (1705/ 1781)
1705/ 1781
L'altare a parallelepipedo, è caratterizzato da una mensa sorretta da due pilastrini terminanti in una voluta. Il pallio, definito da un bordo mistilineo modanato e baccellato, è ornato lateralmente da foglie ed include, nel campo interno, una specchiatura ovale con una croce fitomorfa raggiata. Il gradino, spezzato al centro da una cartella, è ornato da quattro volute e sormontato da una cornice modanata che si dilata verso l'esterno
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
metallo/ fusione/ sbalzo/ cesellatura/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Vambrè Giovanni (1705/ 1781)
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si apprende da un documento conservato nella Biblioteca Statale di Lucca, nell'anno 1754 il presbiterio di S. Michele in Foro fu completamente restaurato "allargato e tirato fino al punto più alto della tribuna". A seguito di questi lavori, si avvertì l'esigenza di dotare la chiesa di un nuovo altare così che nel medesimo documento si rileva che l'anno seguente "fu rifatto di marmi l'altar maggiore di S. Michele in Piazza con esservisi riposto il corpo di S. Davino in arca con cristalli". Il termine dei lavori, 1759, ed il nome dell'argentiere che eseguì l'opera, Giovanni Vambré il Giovane, sono attestati dall'iscrizione posta sull'arredo stesso. L'altare è caratterizzato da una salda immobilità dell'impianto a parallelepipedo e impreziosito da una decorazione che trae spunto dalla ricca produzione orafa del Vambrè. E' opportuno tuttavia notare che come operaro ( carica che ricoprirà anche il Vambrè per i lavori di restauro e di consolidamento del campanile) nell' iscrizione viene riportato il nome di Francesco Pini, la maggior personalità attiva in quegli anni a Lucca in campo architettonico. Al Pini, allievo ed emulo di Domenico Martinelli, si devono, ad esempio, i lavori di rinnovamento del Palazzo della Repupplica nonché il progetto della chiesa di S. Caterina. E' probabile che pertanto spetti a lui il progetto dell'altare vero e proprio mentre è da assegnare all' argentiere solo il disegno e l' esecuzione della parte in metallo del pallio, messa a protezione della cassa col corpo di San Davino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900424016
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2000
2006
- ISCRIZIONI al centro del grado in una cartella - OP(ER)A - a caratteri applicati - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0