accoliti

pilastro, ca 1265 - ca 1267
Nicola Pisano (scuola)
notizie 1258-1278

n.p

  • OGGETTO pilastro
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • MISURE Altezza: 105 cm
  • ATTRIBUZIONI Nicola Pisano (scuola)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Arnolfo di Cambio
    Fra Guglielmo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello o del Podestà già del Capitano del Popolo
  • INDIRIZZO v del Proconsolo, 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un pilastro costituito da una base circolare sulla quale poggiano tre figure di giovani tonsurati con tuniche da diacono intorno a una colonna della qulae si vede solo il capitello a foglie con abaco a dentelli. I tre giovani accoliti reggono un turibolo, una navicella e una ampolla. La splendida scultura è giunta al Bargello per acquisto del Ministero dall'antiquario Stefano Bardini nel 1903. Il Bardini come sappiamo dalla documentazione fotografica della sua collezione (Museo Bardini) ne fece uso dapprima come supporto per una fioriera nella sua villa di Marignolle, successivamente come fusto di acquasantiera. A questo uso la ritennero destinata agli inizi del Novecento i primi studiosi che si occuparono dell'opera (Venturi ma anche più tardi Nicco Fasola). Si deve a Cesare Gnudi nel 1948 l'esatto riconoscimento della provenienza del pilastro figurato dall'arca di S. Domenico a Bologna. Nell'originaria sistemazione di Nicola Pisano, secondo recenti ricostruzioni, l'arca era sorretta sui lati esterni da quattro gruppi simili a quello del Bargello e al centro da due semplici colonne. Di questi oltre a quello del Bargello è conosciuto un altro pilastro figurato, conservato presso il Museum of Fine Arts di Boston. Per quanto riguarda l'attribuzione gli studiosi sono concordi nel vedervi un'opera uscita dalla bottega di Nicola Pisano, ma vi sono molte oscillazioni rispetto ad una attribuzione più precisa e circostanziata. Il Venturi attribuiva il gruppo a Fra Guglielmo, la Nicco Fasola nel 1941 pensava ad un'opera giovanile di Arnolfo di Cambio. Attribuzione sostenuta anche da Gnudi che vi aggiungeva la collaborazione del cosidetto Quinto Maestro, un anonimo che vedeva tra i collaboratori all'Arca di S. Domenico. Seidel nel 1975 riporta il pialstro all'indicazione generica della scuola di Nicola. Di recente pur mantenendo questa genericità Ferretti si sbilancia un po' a favore della attribuzione ad Arnolfo, Franci a favore di una collaborazione tra Nicola e Fra Guglielmo. Il Kreytenberg è favorevole ad espungere dal catalogo di Arnolfo i tre accoliti. Recentemente è stata idenficata e tradotta l'iscizione invocativa in arabo presente sull'ampolla, segno che essa non aveva un carattere semplicemente decorativo "La prosperità del regno è imminente" (sul corpo) "Buona fortuna e" (sul collo) (cfr. Islam specchio)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900383703
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Sculture 409
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla base - 409 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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