monumento funebre di Becheroni Enea, Sarrocchi Tito (sec. XIX)

monumento funebre 1853 - 1858

il monumento marmoreo raffigura in cima la statua del celebre ingegnere, classicamente panneggiato, con ai piedi due genietti, tipico prodotto del "Milieu" purista. Al di sotto, rachiuse in tre nicchie in stile rinascimentale, le statue allegoriche della Meccanica , dell'Architettura e della Fisica. Sullo zoccolo l'iscrizione "A Giuseppe Pianigiani senese/i toscani"

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Becheroni Enea (notizie 1819-1855): esecutore
    Sarrocchi Tito (1824/ 1900)
  • LOCALIZZAZIONE Basilica di S. Domenico
  • INDIRIZZO Piazza Madre Teresa di Calcutta, Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alla morte di Giuseppe Pianigiani, nel 1850, venne dato incarico ad una apposita commissione di erigere un monumento alla sua memoria; nel 1851 il progetto fu affidato a quattro artisti senesi: Giovanni Dupré, Enea Becheroni, Giovanni Lusini e Luigi Magi. Dopo molte riunioni e vicessitudini fu deciso di innalzare il monumento presso la facciata dirimpetto all'entrata della chiesa di San Domenico e venne accettato il progetto ideato dal Becheroni, il quale nel 1853 presentò un bozzetto in gesso, quindi iniziò il lavoro. Nel 1855 l'artista sottopose alla commissione alcune sue modifiche, le quali furono accettate. Il primo giugno 1858 le spoglie del Pianigiani vennero traslate nel nuovo monumento, che fu inaugurato. Nella primavera del 1941, dato che i lavori di consolidamento e di restauro della Basilica di S. Domenico resero necessario uno spostamento della tomba del Pianigiani, la Soprintendenza la spostò nella navata trasversale, ove tutt'oggi si trova. Il monumento sarebbe dovuto diventare, secondo il progetto originario, un disegno comune di Dupré, Becheroni, Lusini e Magi, fornito di urna e della figura sdraiata del defunto, di un tondo con Madonna e di quattro o cinque statue simboliche sul piedistallo. Tuttavia il lavoro risultò progetto unico del Becheroni, che realizzò un tipo di monumento sepolcrale, caratteristico della scuola purista del Bartolini, e che conserva i suoi modelli nel Cimitero Monumentale della Misericordia a Siena, nelle tombe illustre di Santa Croce a Firenze e nel monumento Demidoff sul lungarno. Circa le figure femminili, Becheroni può aver tratto ispirazione dai rilievi del basamento della cappella di Piazza del Campo a Siena, che egli aveva ritoccato nel 1845. Tito Sarrocchi assunse l'incarico alla morte di Becheroni, probabilmente raccomandato alla commissione da Giovanni Dupré. A quel momento erano terminati solo il bozzetto e il modello della statua del Pianigiani, quindi Sarrocchi intervenne con notevoli cambiamenti sul progetto iniziale, che a suo giudizio mancava di grazia e armonia; la statua costituisce la parte isolata e dominante dell'opera, mentre i genietti ai lati sono seduti invece che in piedi. Durante il trasferimento nel 1941 poi, si cercò di smussare la forte differenza esistente nelle dimensioni tra le figure della parte superiore e quelle della parte inferiore con un innalzamento del monumento su due gradini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900355660
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sullo zoccolo - A GIUSEPPE PIANIGIANI SENESE/I TOSCANI - lettere capitali - a rilievo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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