La tavola armonica è in due pezzi simmetrici di Abete in cui non sono stati riscontrati canali resiniferi assiali, a taglio radiale, con lievi indentature e venatura parallela alla commettitura, con spessore medio e piuttosto regolare. Nella parte inferiore sono aggiunte due alette laterali nel punto di massima larghezza. Non sono presenti perni di posizionamento. Le "effe" sono corte e piuttosto verticali, con palette inferiori lievemente più grandi delle superiori, a lati divergenti e prive di sguscia. Il fondo è in due pezzi simmetrici di Acero a taglio radiale con marezzatura media discendente dal centro verso i bordi. La nocetta, originale ma riapplicata, ha forma a campana, larga alla base con due tacche appena accennate ai lati. Le sei fasce sono di Acero a taglio radiale, con marezzatura media lievemente obliqua in direzione incostante rispetto alle tavole. Il manico, di Acero con minima marezzatura perpendicolare alla tastiera, è originale. La testa è solidale col manico. Il riccio è stretto e presenta una visibile asimmetria nella vista frontale dovuta a un maggior sviluppo del lato destro rispetto al sinistro. La vernice è di colore bruno, data su una preparazione del legno che inverte cromaticamente il legno primaverile (qui più scuro) e quello autunnale (più chiaro)
- OGGETTO violoncello
- AMBITO CULTURALE Produzione Fiorentina
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
- INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo strumento sembra identificabile con il "violoncello fiorentino antico" descritto nell'inventario del 1867 con la stima di Lire 100 e sarebbe stato, quindi, acquistato dal R.Istituto Musicale. L'assenza dello strumento dal catalogo del 1911 è probabilmente spiegabile con il fatto che esso era ancora in uso presso la classe di violoncello e non faceva parte della collezione storica. Lo strumento mostra le caratteristiche della scuola toscana e in particolare livornese con elementi costruttivi tipici come le controfasce in Faggio, i filetti in Fasggio e fanone di balena. Presenta nel corpo allungato bombature piuttosto piatte con sguscia ampia e molto dolce, tanto nella tavola quanto nel fondo, che nella parte centrale è modellato "a schiena d'asino". Le palette dele "effe", come è consueto nella scuola toscana, non presentano sguscia. La testa, di bel disegno, richiama la scuola toscana nello smusso molto arrotondato, con il perno a forma di goccia e nelle ganasce che vanno molto a rastremare nel sottogola. La vernice è relativamente povera, secca e magra, ma simile nella pigmentazione a quella usata da Gragnani, tendente al color marrone tabacco. Si nota una preparazione del legno che nella tavola superiore inverte cromaticamente la venatura. Databile ai primi dell'Ottocento, appare rappresentativo di una fase tarda della scuola e di mano esperta, anche se di costruzione affrettata
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900349322
- NUMERO D'INVENTARIO n.39
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0