violino di Bisiach Leandro (sec. XX)

violino, 1920 - 1920

La tavola armonica è in due pezzi simmetrici di abete rosso a taglio radiale senza indentature e a venatura parallela alla commettitura, molto stretta al centro per un breve tratto e via via più larga, in maniera piuttosto discontinua verso i bordi. E' presenta una forte deviazione della venatura nella zona superiore sinistra dovuta a un nodo visibile sul bordo, non presente nella parte destra. Un secondo nodo è presente nel bordo inferiore destro. Il legno è trattato con un impregnante che determina l'inversione cromatica tra il legno primaverile - più scuro - e quello autunnale - più chiaro. Non sono presenti perni di posizionamento. Le "effe" sono di media lunghezza, poco inclinate, con occhi superiori molto piccoli rispetto a quelli inferiori e palette allungate e a lati convergenti, le inferiori dotate di una lieve sguscia. Il fondo è in due pezzi simmetrici di acero a taglio sub - radiale e marezzatura molto stretta, discendente dai bordi verso la commettitura. Non sono presenti perni di posizionamento. Le sei fasce sono di acero a taglio sub - radiale, con marezzatura più larga di quella del fondo, fortemente obliqua e discendente dalla tavola verso il fondo. Il manico è originale, di acero con marezzatura stretta. La testa è solidale col manico

  • OGGETTO violino
  • MATERIA E TECNICA legno di abete/ intaglio/ verniciatura
    legno di acero/ intaglio, verniciatura
    legno di ebano/ piallatura
  • ATTRIBUZIONI Bisiach Leandro (1864/ 1946): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo strumento fu donato al Conservatorio "L. Cherubini" nel 1986 dal liutaio Lapo Casini in seguito a lascito testamentario. Il modello dello strumento è chiaramente ispirato al lavoro di Nicolò Amati a cui si richiamano in particolare le "effe" , il modello del contorno e le arcature. Esso è tuttavia reinterpretato in maniera personale. E' un lavoro caratteristico della bottega di Bisiach di quel periodo in cui l'eleganza è la cifra dominante di tutto il lavoro come evidenziato dal filetto, applicato con molta maestria e inserito elegantemente nelle punte con le giunture relativamente corte e spostate verso l'interno della punta. Il bordo arrotondato varia nello spessore e diminuisce prima e dopo le punte il cui maggior spessore risulta quindi ancor più evidente. La testa è modellata con grazia nello sviluppo della voluta e il lavoro è, in generale, molto accurato. Il lavoro del maestro si differenzia dall'antica scuola cremonese per il trattamento del legno, fortemente mordenzato, che in quest'esemplare rovescia la venatura sulla tavola armonica. Presenta una vernice poliresinosa tipica di Bisiach, relativamente magra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348036
  • NUMERO D'INVENTARIO n. 305
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI su etichetta incollata all'interno del fondo - Leandro Bisiach da Milano/ Fece l'Anno 1920/ Leandro Bisiach n. I - corsivo - a stampa -
  • STEMMI sul fondo - di liutaio - Marchio - marchio costituito da due cerchi concentrici al cui interno si trovano le iniziali L B
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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