Il canneggio, esclusa la pompa, è composto da quattro tratti di tubo inseriti l'uno nell'altro e saldati. Un saldatura a stagno piuttosto imprecisa, invece, unisce i tratti del canneggio accostati tra di loro. La campana è in due parti di ottone di grandezza differente unite longitudinalmente con saldatura "a denti quadrati". Lungo il bordo esterno è applicata una fascia su cui è inciso il marchio del costruttore. La struttura è rinforzata con quattro braccetti di ottone piegati e saldati, tre tra la spira e la pompa generale, e uno tra la spira a e la campana. All'inizio del canneggio si trova una ghiera con due linee parallele incise attorno in prossimità del margine superiore e una in prossimità del margine inferiore. Il corno a mano da orchestra è' provvisto di otto pezzi aggiuntivi, tra cannelli, ritorte e raccordi per il cambio di tonalità. Da sottolineare è la mancanza dell'abituale ritorta di Mi, andata perduta in entrambi gli strumenti, o più probabilmente ottenuta accoppiando alla ritorta di La due diversi raccordi, forse quelli di Sol e di Fa. Esiste il bocchino naturale. Il diapason risulta di circa 440 Hz con la pompa principale chiusa. Tuttavia la sua apertura consente di abbassare il diapason di quasi un tono. Suonabilità: buona
- OGGETTO corno naturale d'invenzione
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ATTRIBUZIONI
Saurle Michael (1772/ 1845): fabbricante
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
- INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppia di corni di Saurle potrebbe essere arrivata con il regnante lorenese Ferdinando III nel 1814, oppure potrebbe essere stata acquistata negli anni immediatamente successivi. La prima registrazione reperita è nell'Inventario di Palazzo Pitti del 1819. La descrizione nell'Inventario del 1861 indica anche la consegna al Regio Istituto Musicale. Il corno è a mano, da orchestra, provvisto con corredo di ritorte per il cambio di tonalità, come usuale all'epoca in strumenti del genere. Lo stemma inciso sulla fascia della campana è una versione semplificata di quello dei prìncipi elettori di Baviera ed è probabilmente parte integrante del marchio distintivo del costruttore, il quale riforniva la Corte di Monaco fin dall'inizio del secolo, ma ottenne il privilegio del fornitore ufficiale solo nel 1832. Michael Saurle aveva rilevato nel 1799 l'attività di Augustin Hoenig che produceva corni da caccia, e si specializzò agli stesso nella costruzione di tali strumenti e di trombe, 12 delle quali suonavano a San Pietro a ogni comparsa in pubblico del Pontefice
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900348019
- NUMERO D'INVENTARIO n. 192
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2010
- ISCRIZIONI sulla fascia della campana - MICHAEL SAURLE IN MUNCHEN 1807 - Saurle Michael - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0