cherubini e simboli della passione

calice, ante 1583 - post 1597
Leggi Egisto (notizie Dal 1588/ 1605)
notizie dal 1588/ 1605

Calice tondo lavorato. Piede a sezione circolare impostato su breve orlo seguito da cornici modanate. Fusto articolato in nodi: quello principale, a vaso, è sostenuto da un raccordo a becco di civetta. Sottocoppa a margine liibero. Coppa poco svasata e appena slabbrata all'orlo. La cornice periferica del piede è ornata da un serto d'alloro stretto da nastri ed è seguita da una gola. La cornice interna reca un motivo a doppio giro di foglie nervate. Il campo interno del piede ospita tre testine di cherubini con soggolo e nimbo a diadema eseguite a sbalzo e sormontate da un pendente a quattro perle. Alternati ai cherubini tre scudi accartocciati recanti, su fondo bulinato in modo regolare i simboli della passione. Il nodo a becco di civetta è decorato inferiormente da baccellature a doppio profilo in leggero rilievo; sopra, invece, reca piccoli motivi geometrici. L'ampio nodo principale è tripartito da teste di cherubino nimbate poggianti su volute affrontate inscriventi un fiore quadripetalo a doppia corolla. Nei campi restanti su fondo bulinato sono raffigurati altri simboli della passione. Il raccordo superiore è stretto in una corolla di foglie analoghe a quelle del piede. Il punto di inserzione del fusto con la sottocoppa è sottolineata da una rosa a sei petali mentre la calot

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ bulinatura/ fusione/ incisione/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Leggi Egisto (notizie Dal 1588/ 1605)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice, perfettamente aderente alle norme tridentine di funzionalità, didattica e decoro, fu eseguito dall'argentiere Egidio Leggi (nativo di Cortona ma fiorentino di adozione) fra il 1583, anno nel quale Benedetto Pescioni ottenne il canonicato (nel 1584 era camarlingo del Capitolo) e il 1597, anno della morte del prelato. Il calice è di superba fattura (il Leggi lavorava per il Granduca Ferdinando e aveva bottega in Galleria) ed è stato sempre molto usato in cattedrale perchè alla forma pratica e comoda unisce una particolare lucentezza dovuta all'argento di ottima lega usato dall'argentiere. Sotto il piede è presente il punzone dell'argentiere insieme al marchio dell' Arte della Seta. Il calice è rintracciabile in diversi inventari della Metropolitana. Nell'inventario più antico, quello del 1644, è ricordato insieme alla patena in una "lanterna" di cuoio rosso con arme dei Pescioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347682
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv.Ori, Gioie (...)
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sotto al piede - BENEDICTUS PISCIONIUS CANONICUS FLORENTINUS - lettere capitali -
  • STEMMI orlo inferiore del piede - corporativo - Stemma - Arte della seta - leone passante verso destra
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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