vasetto - bottega fiorentina (seconda metà sec. XVI)

vasetto, ca 1550 - ca 1599

Vasetto con piede circolare rinforzato da un cerchietto d'oro inciso e smaltato. Corpo ad anfora. Labbro decorato da una fascetta d'oro su cui si impostano due piccoli manici a volute

  • OGGETTO vasetto
  • MATERIA E TECNICA SMALTO
    lapislazzulo/ molatura
    oro/ sbalzo/ incisione
  • MISURE Diametro: 3 cm
    Altezza: 5.3 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L 'oggetto appartiene alla ricca, raffinata e preziosa produzione delle botteghe granducali fiorentine, la cui origine si deve alla grande passione dei Medici per i lavori in pitre dure. Infatti, Lorenzo il Magnifico aveva data l'avvio ad una splendida raccolta di manufatti in pietre dure e preziose, procurandosi magnifici vasi in pietre dure e cammei, ai quali fece apporre nuove montature in oro e la propria sigla da orafi fiorentini. Nei secoli successivi, la raccolta fu incrementata enormemente dagli altri componenti della famiglia (Cosimo I, Francesco I, Ferdinando I ecc.) e, a partire dalla metà circa del XVIII secolo, dai granduchi di Lorena. La notevole richiesta di questo tipo di opere da parte della famiglia regnante, spinse il granduca Francesco I a costituire delle vere e proprie botteghe granducali, dove abilissimi operatori erano destinati a lavorare esclusivamente per le esigenze della corte, producendo ex novo manufatti oppure restaurando ed integrando oggetti acquistati all'esterno. L'officina, dapprima ospitata presso i locali del Casino di S. Marco, fu poi trasferita nel nuovo Palazzo degli Uffizi ed assunse il nome di "Opificio delle Pietre Dure", rimanendo attiva al servizio dei regnanti di Toscana anche in età lorenese. Spesso importanti artisti dell'epoca fornivano i disegni per gli oggetti (ad esempio il famoso vaso in lapislazzuli disegnato dal Buontalenti). L'opera in esame, appartiene a questa ampia produzione delle manifatture granducali ed è databile tra la fine del Cinquecento ed i primi anni del secolo successivo, all'incirca durante il granducato di Ferdinando I, anch'egli grande cultore e collezionista di oggetti in pietre dure e di altri materiali preziosi. Fin dall'origine, quindi, l'oggetto apparteneva alle collezioni granducali, che si trovavano raccolte all'interno della Galleria degli Uffizi (alcuni pezzi decoravano la stessa Tribuna) per prevenire, in parte, al Museo degli Argenti soprattutto agli inizi del nostro secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900345701
  • NUMERO D'INVENTARIO Gemme 548
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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