figure femminili

dipinto, ca 1860 - ca 1865

Ciclo composto da otto dipinti murali disposti su tutte le pareti del salone e suddivisi in due gruppi di quattro aventi le stesse dimensioni. Tutti gli otto riquadri occupano la parte superiore delle pareti e sono forniti di cornice modanata in pietra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Folchi Ferdinando (1822/ 1893)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Sansoni-Trombetta
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo costituisce una tipica testimonianza del genere di pittura storic a tanto in voga intorno alla metà del XIX secolo e di cui la mostra "Roman ticismo storico" (1974) ha ben illustrato le varie componenti sia iconogra fiche che stilistiche. In questo caso si tratta di episodi tratti dalla st oria e dalle cronache toscane che vedono protagoniste eroine non sempre be n identificate, esemplari per virtù civili e patriottiche. Sul piano stili stico l'intera opera, che è stata restaurata tra il 1976 e il 1977, è ascr ivibile ad un solo artista che fonti documentarie conservate presso l'Arch ivio degli Uffizi indicano come Ferdinando Folchi (notizie fornite dall'ar ch. Bati E. e dalla dott. Bietti) pittore fiorentino allievo del Benvenuti , del Sabatelli e del Bezzuoli, molto attivo tra l'altro nel Comune di Pon tassieve (suoi gli affreschi nella chiesa parrocchiale). Tale assegnazione è da ritenere corretta considerate le analogie stilistiche e compositive con altre opere autografe come gli affreschi con le Virtù nella chiesa fio rentina di S. Remigio, dove allo schema compositivo sempre calibrato e rig oroso si unisce un composto equilibrio cromatico. L'artista, scarsamente s tudiato, è stato autore anche di numerose pale d'altare tra cui la "Deposi zione" nella Chiesa dell'Annunziata a Firenze. Egli rimane un tipico espon ente del romanticismo patetico ottocentesco espresso in toni ben lontani o rmai dalla magniloquenza neoclassica di tanta pittura accademica, e saldam ente inserito nella cultura della seconda metà del secolo. La datazione pr oposta è la stessa di altre opere eseguite per le chiese di Pontassieve. V enendo all'analisi iconografica, iniziamo dalla parete di fondo dove sono rappresentate le due scene più facilmente riconoscibili. A sinistra "Monna Ghita presenta il figlio alla Signoria di Firenze" (cfr. livello 1) e a d estra "Luisa Strozzi caccia Alessandro De' Medici" minacciando di gettarsi dalla finestra (cfr. livello 2). Questo ultimo soggetto è tratto dal roma nzo di Giovanni Rosini "Luisa Strozzi" edito nel 1833 (cfr. Romanticismo s torico, p. 377). Riguardo le altre rappresentazioni sussistono ancora dei dubbi e pare di dover identificare la figura femminile che tiene in bracci o un bambino (cfr. livello 3) con Cinzica dei Sismondi, pisana, vissuta ne ll'XI secolo (cfr. Bati E., 1991, p. 24); mentre la donna che si getta dal ponte è quasi certamente quella Lucrezia Mazzanti di Figline Valdarno ero ina del tempo dell'avanzata spagnola verso Firenze nel 1529 (cfr. livello 4 e Bati E., pp. 24-26) e di cui le cronache offrono ampi particolari. Ass ai più incerta l'interpretazione della scena con donna che incendia una na ve (cfr. livello 7). Seguono poi due affreschi di carattere celebrativo ne i confronti della famiglia gentilizia proprietaria del palazzo dalla secon da metà del secolo XVIII, i Sansoni Trombetta, il cui stemma campeggia sor retto dalle due figure allegoriche dell'Italia e della Fortezza (cfr. live llo 8)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900333394-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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