storie della vita di San Giovanni Battista

fonte battesimale,

Fonte battesimale a pianta esagonale poggiante su basamento modanato e sormontato da una cimasa anch'essa modanata e decorata nell'echino a ovuli e dardi e nel gocciolatoio a dentelli. Il dado centrale è suddiviso in sei scomparti di cui uno addossato al muro divisi tra loro da doppie lesene ornate e sormontate da capitelli decorati

  • OGGETTO fonte battesimale
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ invetriatura
  • ATTRIBUZIONI Buglioni Santi (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Rignano sull'Arno (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella visita pastorale del 1526 del vescovo Folchi si dice che il fonte battesimale è conservato ottimamente mentre in quella del 1447 si diceva che "il coperchio del fonte battesimale malandato e il vicario ordina che venga riparato o fatto di nuovo". Negli inventari del 1749, 1781 e 1784 il fonte è citato e nella visita pastorale del 1782 si specifica che si trova "a sinistra dell'ingresso con figure di terra della robbia circondato di cancelli di legno". Non trovano dunque credito nelle fonti le asserzioni del Carocci che nella scheda ministeriale del 1889 precisa che il fonte era originariamente alla destra dell'ingresso e collocato nella nicchia sulla sinistra solo l'anno precedente. Anche il Procacci (1943), in una nota ad una scheda del Giglioli (1931), sostiene questa posizione collocando lo spostamento del fonte tra il 1864, anno dell'inventario del Rondoni, e il 1889, sostenendo che fosse originariamente staccato dal muro. Per lungo tempo il fonte ha goduto dell'attribuzione alla bottega dei Della Robbia; il Rondoni (1864) lo accostava ad Andrea, e il Carocci alla sua scuola, mentre il Giglioli (1931) lo definiva lavoro dei primi anni del XVI secolo. Solo recentemente il Conti (1986) ha collegato l'opera alla bottega di Santi Buglioni in riferimento ad un fonte, a suo dire "con fregi e bassorilievi tratti da matrici analoghe" conservato nella chiesa di S. Maria Novella a Radda in Chianti, che il Cecchi (1981, p. 148) attribuisce ad un collaboratore di Santi intorno agli anni 1525-30. Al museo del Bargello, ma proveniente dalla chiesa di S. Andrea a Camoggiano, esiste un altro fonte, assai vicino agli altri due, che il Gentilini attribuisce invece alla bottega di Benedetto Buglioli nel primo decennio del '500. I fregi dei capitelli e dei pilastri sono tolti dalla stessa matrice anche se qui è lievemente accentuata la decorazione delle cornici. Un confronto stilistico ci porta a propendere per l'attribuzione alla bottega di Santi, cui rimandano la definizione dei volti e il modellato fortemente segnato. Le figure sono rese con tocchi veloci e con una espressività che ricordano il fregio dell'Ospedale del Ceppo a Pistoia eseguito tra 1526 e 1528. La scena del battesimo nel nostro fonte, non sfigurerebbe, per la sua qualità, come autografo di Santi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900331896-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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