Su un ampio gradino poggia la mensa costituita da una base a profilo mistilineo che nel riquadro frontale reca su fondo scalpellato un cartiglio con l'iscrizione dedicatoria retto ai lati da due angioletti che sostengono su di esso una ghirlanda di rose. Ai lati due doppie volute a "S" terminanti a ricciolo con motivi fitomorfi sorreggono il piano d'appoggio della mensa. Sopra la mensa un gradino a scalini con profilo mistilineo e riquadratura centrale sagomata ornata da motivi vegetali e conchiglie su fondo scalpellato. Ai due lati teste dicherubino. Dossale con base ornata da due specchiature laterali a profilo mistileo e fondo scalpellato con stemma della famiglia Coveri sormontato da una conchiglia e con due volute ai lati. Sopra, colonne con capitelli ionici decorati con motivo a ovoli, volute e drappo ricadente. Architrave con due motivi floreali ai lati e timpano spezzato con al centro un cartiglio con scritta dedicatoria
- OGGETTO altare a mensa
- AMBITO CULTURALE Manifattura Fiorentina
- LOCALIZZAZIONE Prato (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come indica la scritta sul cartiglio del timpano, l'altare era fin dall'origine dedicato a Santa Margherita e così è ricordato negli inventari settecenteschi della chiesa che indicano come esso contenesse il dipinto raffigurante la "Madonna del Carmelo" oggi posto in altro luogo della chiesa (cfr. scheda OA 0900306265). Poichè su tale dipinto, databile nella prima metà del Seicento, troviamo lo stemma della famiglia Coveri che compare anche sulla mensa settecentesca dell'altare, si può supporre che almeno fin dal sec. XVII l'arredo fosse di patronato di questa famiglia. In realtà, se la data documentata dall'iscrizione sulla mensa pone nel 1731 l'esecuzione di quest'ultima, si nota una certa discrepanza stilistica con la parte superiore del dossale. Mentre infatti la parte inferiore dell'altare si caratterizza per il dinamico movimento dei profili e l'uso di motivi decorativi tipici del repertorio dei primi decenni del Settecento, la parte superiore che si appoggia alla parete presenta un classicismo più sobrio e pacato che sembra indicare una datazione anteriore. In particolare, il motivo del timpano spezzato con il cartiglio centrale e, soprattutto, gli eleganti e originali capitelli ionici con una fascia a ovoli e il drappo che ricade mollemente dalle volute sembrano più in sintonia con un gusto dei primi decenni del Seicento. Quest'ultimo elemento ornamentale di eco ancora buontalentiana pur se già irrigidito dall'esecuzione seriale più tarda, si ritrova negli altari laterali della chiesa dello Spirito Santo a Prato, databili anch'essi nei primi decenni del Seicento. Ciò sembrerebbe quindi suggerire per l'altare un momento di esecuzione vicino a quello della pala con la "Madonna del Carmelo" e un rifacimento successivo nel 1731 voluto da Benedetto Coveri che determinò la modifica della parte inferiore e la sostituzione della mensa con il ricco ed elegante arredo giunto fino a noi, ornato da motivi a rilievo e completato dalle due mensole laterali a forma di cherubino ( cfr. scheda OA 0900306261). In questo periodo la chiesa ebbe infatti numerosi "risarcimenti" e nuovi arredi come l'armadio delle reliquie costruito da Anton Francesco Coveri per uso dell'altare di Santa Margherita (cfr. scheda OA 0900306364), la balaustrata e altri pezzi ivi conservati
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900306262-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0