Cristo caccia i mercanti dal tempio
dipinto,
ca 1820 - ca 1830
Personaggi: Cristo; San Giovanni Evangelista; apostoli. Figure: mercanti; astanti. Oggetti: panca; cesti; monete; cassette; gabbia. Animali: colombi; ariete; brocca
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
carta/ biacca/ inchiostro/ matita/ acquerellatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento di S. Maria del Carmine
- INDIRIZZO piazza del Carmine, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno segue con precisione l'episodio narrato nei Vangeli. Tra i cambiavalute e i mercanti di pecore e colombe intenti a raccogliere le loro mercanzie prima della fuga si erge la figura di Cristo che ha in mano una frusta improvvisata, fatta di corde. La scena è animata e ricca di particolari descrittivi. Le fisionomie "classiche" dei volti, il tono declamatorio, la gestualità teatrale e la saldezza dell'impianto disegnativo indicano l'appartenenza dell'opera al Neoclassicismo toscano, caratterizzato anche da un misurato neosecentismo bolognese. In particolare questa raffigurazione sembra collocarsi tra il secondo e il terzo decennio dell'Ottocento, come indicano l'attenuazione della severità neoclassica e la ricerca di una disinvoltura formale, parallelamente al rinnovamento della decorazione pittorica di Palazzo Pitti su commissione del "restaurato" granduca lorenese Ferdinando III. Nella tipologie dei volti di Cristo e dell'apostolo barbuto sullo sfondo nonché nella tecnica impiegata si possono riconoscere stringenti affinità con un disegno di Niccola Monti (1780-1864) risalente a questo periodo e raffigurante l'"Allegoria di Babilonia"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900306213
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1994
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0