altare - a edicola di Merlini Cleonte, Sollazzini e figli produzione marmisti (sec. XX)
altare a edicola,
1920 - 1920
Merlini Cleonte (notizie 1920)
notizie 1920
Sollazzini E Figli Produzione Marmisti (notizie Prima Metà Sec. Xx)
notizie prima metà sec. XX
Mensa d'altare sostenuta da colonnine con capitelli corinzi che sorreggono due archetti ogivali polilobati. Sopra la mensa un doppio gradino sostiene una edicola costituita da due lesene e un'architrave con figure di cherubini. Le lesene sono decorate con candelabre e terminano con capitelli corinzi ornati da coppie di delfini. La mostra del dipinto è decorata con un giro di foglie stilizzate e da conchiglie agli angoli superiori. La lunetta col Cristo risorto ha una doppia incorniciatura ornata da ovoli e dardi, candelabre e foglie di acanto
- OGGETTO altare a edicola
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MATERIA E TECNICA
Marmo
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MISURE
Profondità: 58
Altezza: 308
Larghezza: 107
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ATTRIBUZIONI
Merlini Cleonte (notizie 1920): ideatore
Sollazzini E Figli Produzione Marmisti (notizie Prima Metà Sec. Xx): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero di S. Felice a Ema
- INDIRIZZO Via San Felice a Ema, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE E' molto probabile che l'ideazione dell'altare con la sua ricca decorazione scolpita a rilievo debba essere ascritta a Cleonte Merlini. L'iscrizione posta a lato della porta di ingresso (cfr. scheda ministeriale n.09/00302758) indica i nomi di tutti gli artisti intervenuti nella realizzazione della cappella: Cleonte Merlini figura come "ornatista". Con questo termine forse si voleva indicare l'ideatore della decorazione sia dei basamenti per i sarcofagi che dell'altare. Tutti questi elementi architettonici presentano una ricca ornamentazione ispirata al repertorio rinascimentale. La lapide ci informa anche che, se a Cleonte Merlini spetta l'ideazione, fu la ditta Sollazzini che realizzò tutti i lavori in marmo e quindi anche questo altare. Dalla stessa fonte sappiamo che il Cristo Redentore della lunetta fu realizzato dallo scultore Giovanni Giovannetti. Purtroppo non è stato possibile rintracciare alcuna notizia su Cleonte che nella lapide viene definito "Prof.". Probabilmente egli era il fratello di Attilio, il costruttore e l'architetto della cappella eretta nel 1920 per ospitare le salme di quest'ultimo e della moglie Caterina Guarducci. L'altare rivela un evidente gusto eclettico nella singolare unione di elementi gotici come gli archetti trilobati della mensa e gli eleganti motivi decorativi di gusto classico dell'edicola. Tale eclettismo è del resto evidente in tutta la decorazione della cappella
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900302752-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0