manoscritto - ambito toscano (sec. XVIII)

manoscritto, post 1733 - ante 1775

Il manoscritto presenta una legatura in cartapecora, è composto da 82 carte e comprende una serie di otto disegni di anatomia da c. 2r. a c. 14v., di geometria da c. 15 a c. 19, e da c. 19 alla conclusione un trattato di prospettiva. La numerazione è moderna, a lapis, in cifre arabe, in basso a destra. Incollate sulle carte del manoscritto sono 40 stampe, 9 disegni di anatomia e 8 di ornato. Sono staccate le carte 1, 3, 56, 76. Risultano mancanti le carte 81 e quelle comprese tra la 49 e la 50, la 56 e la 57, la 64 e la 65, la 70 e la 71, la 68 e la 69. Sono parzialmente ritagliate le carte 6, 58, 69, 72, 73 e 77. Alle carte 44, 46, 50, 50v, 51v, 52v, 53v, 55, 59, 74, 75, 80, 80v si notano le tracce di stampe o fogli di disegni staccati dal volume

  • OGGETTO manoscritto
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ inchiostro/ matita rossa/ lapis
  • MISURE Altezza: 440 mm
    Larghezza: 330 mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Galeotti
  • INDIRIZZO Piazza Santo Stefano, 1, Pescia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il volume proviene, come si ricava dal cartellino in grafia settecentesca posto sulla prima pagina del volume, dalla biblioteca del convento pesciatino di Colleviti; sempre da esso si deduce anche che il manoscritto vi fu annesso da Padre Alberigo Carlini, dunque precedentemente al 1775, anno di morte del Carlini. Non è facile appurare a chi spetti la compilazione del volume che si presenta come una sorta di grosso quaderno di appunti di un artista che si era recato a Roma a studiare, forse presso la stessa Accademia di San Luca (come sembrerebbe ancora testimoniare il cartellino posto nella prima pagina del volume) le materie basilari per la formazione di un artista del tempo, quali lo studio dell' anatomia umana, la prospettiva, oltre la copia di modelli antichi e moderni direttamente dal vero o attraverso le stampe. Probabilmente, dunque, doveva trattarsi di un artista pesciatino attivo intorno alla metà del XVIII secolo, legato e influenzato dalla cultura romana di quegli anni. Tenendo conto di questi presupposti il nome dell'autore deve essere ricercato tra le due personalità che caratterizzarono l'ambiente culturale della piccola città toscana alla metà del Settecento: lo stesso Alberigo Carlini (1703-1775;cfr. Dizionario Biografico, v.20) e il suo allievo Innocenzo Ansaldi (1734-1816; cfr,Dizionario Biografico, v. 3), ambedue caratterizzati da un'importante esperienza con la cultura romana. Studiarono, infatti, a Roma, il Carlini con il Conca, l'Ansaldi presso il Masucci, e frequentarono quindi quell'ambiente accademico dal quale sembra derivare questo volume. La testimonianza del cartellino in prima pagina, che ci informa della provenienza del volume dal Carlini, sembrerebbe avvalorare il tradizionale riferimento a questo pittore pesciatino. Tuttavia i disegni anatomici in sanguigna presentano notevoli analogie con i disegni dell' Ansaldi, in fogli sparsi, conservati nel Deposito del Museo comunale di Pescia e lì pervenuti dagli eredi del pittore insieme alla collezione di dipinti e sculture della famiglia Ansaldi. Mentre non è possibile fare un confronto con disegni del Carlini, di cui non mi è stato possibile rintracciare esempi autografi; si può comunque osservare, in specie per i disegni di anatomia del volume, una maggiore qualità e definizione esecutiva rispetto a quelli dell' Ansaldi, dovuta probabilmente ad una migliore conservazione dei disegni del volume. Come si deduce sempre dal cartellino, il manoscritto presentava già al momento della sua entrata nella biblioteca di Colleviti la complessa composizione che comprende una serie di disegni di anatomia, un trattato di prospettiva, appunti grafici e manoscritti di geometria, disegni e stampe attaccate sul volume senza seguire una logica prestabilita
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900301501-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI su cartellino incollato nella prima pagina - TRATTATO DI PROSPETTIVA, E LEZZIONI MANOSCRITTE / AVUTE NELL'ACCADEMIA DI S: LUCA, CON / ANNESSO DI MOLTE STAMPE, E TRATTATO DI NATOMIA / TOMO SE(CO)NDO IN FOLIO,CON FACOLTÀ DI NOI INFRA= / SCRITTO MIN(ST)RO PROV(INCIALE) AGGREGATO ALLA LIBRERIA / DI COLLEVITI DAL PAD(RE) ALBERIGO CARLINI DI VELLANO / F. BENED(ETTO) DI LUCIG(NAN0) M(INIST)RO P(ROVINCIA)LE - F. BENEDETTO DI LUCIGNANO - corsivo - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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