cippo di Bondi Giuseppe (sec. XIX)

cippo,

Tomba entro recinto a terra con colonnine angolari costituita da uno zoccolo a sezione rettangolare sormontato da una base a profilo mistilineo a forma di urna con tabula ansata sulla fronte e con volute laterali. Croce con profilatura perimetrale aggettante e con terminazioni trilobate cuspidate ornate da un motivo geometrico a rosetta stilizzata entro cerchio

  • OGGETTO cippo
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura/ incisione
    pietra serena/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Bondi Giuseppe (notizie 1863-1893): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Stilisticamente la tomba s'inquadra nel recupero di stilemi medievali e neogotici che caratterizzò già dagli anni Trenta la scultura e le arti non soltanto figurative coinvolgendo anche la produzione di opere funerarie e che a Firenze fu strettamente connessa con la presenza del Rumohr (dal 1816) e di alcuni pittori Nazareni, nonchè, verso gli anni Sessanta, con quella dei Pre-raffaelliti (cfr. F. MAZZOCCA, Conoscitori ed artisti tedeschi a Firenze fra Rumhor e l'Antologia, in "L'idea di Firenze", Atti del Convegno, Firenze 1989, pp. 43-51). Il monumento fu realizzato da Giuseppe Bondi, uno scultore specializzato nella produzione di opere funerarie e che dimostra la continuità, sia ideologica che stilistica, fra il Cimitero degli Inglesi, dove risulta attivissimo negli anni Settanta, e quello agli Allori, dove lavorò molto negli anni Ottanta. L'artista, classificato nella categoria dei "Marmisti", cioè fra gli artigiani dediti a un produzione anche seriale, nella Nuova guida civile artistica amministrativa militare e commerciale della città di Firenze, col nuovo stradale e nuova numerazione, anno II, Firenze 1863, p. 348), si mostra in quest'opera seguace della tendenza romantica per il recupero di tipologie primitive e neogotiche che condussero spesso a commistioni fra le arti 'maggiori' e quelle 'minori': palese è infatti, anche in questo caso, la desunzione dalla suppellettile ecclesiastica, e in particolare dalle croci d'altare o da devozione privata. La stessa tipologia di croce fu adottata dal Bondi nel più complesso e pressochè coevo monumento di Mary Dennistoun (cfr. scheda n. 09/00300771). Il personaggio commemorato dal monumento è Julia Elisabeth Landor, moglie di Walter Savage Landor, morto nel 1871 e sepolto nel Cimitero degli Inglesi (cfr. scheda n. 09/00300680). La tomba di Julia è racchiusa in un recinto che comprende la lastra tombale di sua figlia Julia Elisabetta Savage Landor, morta a 64 anni nel 1884 e probabile committente del monumento alla madre
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900300779
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI fronte del monumento - SACRED TO THE MEMORY / OF / JULIA LANDOR / WIDOW OF THE LATE / WALTER SAVAGE LANDOR / AGED 86 DIED 17 APRIL 1879 - G(IUSEPPE) B(ONDI) F(ECE) - lettere capitali - a incisione - inglese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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