Cristo benedicente

statua ca 1536 - ca 1547

Personaggi: Cristo. Oggetti: panno

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Da Montorsoli Giovanni Angelo (1507 Ca./ 1563)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Casali, Giovanni Vincenzo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa della S.ma Annunziata
  • INDIRIZZO Piazza della Santissima Annunziata, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le sculture del coro attribuite fin dall'800 al Montorsoli (cfr. Casalini E., 1978, p. 134 nota 17) nel 1573 furono poste, come attestano i documenti (Libro de' Partiti, n. 45, c. 47v.), nella sacrestia. Nel 1625 furono spostate nel deposito della barberia per essere infine collocate al posto attuale nel 1666 ca., quando fu terminata la trasformazione da forma circolare in poligonale delle pareti del coro per opera di Alessandro Malavisti. In un documento si afferma infatti: "incominciò anco in questi giorni l'adornamento intorno al coro con quelle statue che già erano in barberia e quei candellieri fatti da particolari, ma particolarmente dal P.M. prospero Bernardi" (Libro de' Partiti, n. 55, c. 98). Nel 1667 fu stabilito che "le statue poste intorno al coro insieme con i candellieri, solo per vedere come riusciva di gusto alla città simile abbellimento, vengono per partito de' PP. Discreti stabilite ivi per sempre, proibendo a' Posteri di poterli in modo alcuno rimuovere, e con conditione che per l'avvenire non ci si mettessero Armi, ne' Iscrizioni di sorta alcuna" (Libro de' Partiti, n. 55, c. 99). Nulla sappiamo della loro destinazione originaria, cioè precedente al 1573. Il Casalini deduce che quando si trovavano nella sagrestia esse erano poste nell'abside su mensole con arpioni che attaccavano la loro parte posteriore alla parete. Infatti sono visibili i segni di un rozzo restauro, eseguito, forse dal Malavisti, nel 1666 quando le statue hanno avuto la loro collocazione definitiva sul coro con visione a tutto tondo. Forse sempre nel 1666 furono aggiunte, contravvenendo all'ordine più sopra citato, le iscrizioni. Il Casalini, suppone addirittura in base ad un'analisi iconografica, che le tre statue del Montorsoli in origine raffigurassero in realtà il Risorto, San Giovanni Battista e San Girolamo e non il Cristo in pietà, San Gaudenzio e il Beato Ubaldo. Il Casalini inoltre suppone che le tre statue siano state fatte in origine per un monumento sepolcrale, lasciato incompiuto. Potrebbe infatti trattarsi del monumento per il Generale dei Serviti (al momento in cui vi era il Montorsoli) Fra' Girolamo, a cui si richiamerebbe la statua raffigurante il santo omonimo e ora dedicata al Beato Ubaldo. Nell'attività del Montorsoli il Casalini data le tre statue al periodo compreso tra il monumento di Angelo d'Arezzo (1536) e l'inizio della fontana di Messina (1547), momento in cui il Montorsoli risentiva in modo spiccato dell'influenza del Sansovino, di Michelangelo e di opere elleniche conservate alla corte papale. Nel 1536 il Montorsoli eseguì altre due statue per la SS. Annunziata raffiguranti San Paolo e Mosé, collocate nella cappella di San Luca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900298850
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario SS. Annunziata, v. II, n. 436
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • ISCRIZIONI sul basamento sottostante - PIETATI / SERVATORIS / NOSTRI / IESU CHRISTI - lettere capitali - a solchi - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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