apostoli, evangelisti, personaggi biblici
decorazione plastico-architettonica,
1535 - 1575
Da Montorsoli Giovanni Angelo (1507 Ca./ 1563)
1507 ca./ 1563
Lorenzi Stoldo (1534/ 1583)
1534/ 1583
Casali Giovanni Vincenzo (1539 Ca./ 1593)
1539 ca./ 1593
Danti Vincenzo (1530/ 1576)
1530/ 1576
Camilliani Francesco (ante 1530/ 1576)
ante 1530/ 1576
Poggini Domenico (1520/ 1590)
1520/ 1590
Lastricati Zanobi (1508/ 1590)
1508/ 1590
Cioli Valerio (1529 Ca./ 1599)
1529 ca./ 1599
Decorazione scultorea composta di otto sculture
- OGGETTO decorazione plastico-architettonica
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ATTRIBUZIONI
Da Montorsoli Giovanni Angelo (1507 Ca./ 1563)
Lorenzi Stoldo (1534/ 1583)
De Boulogne Jean Detto Giambologna (1529/ 1608)
Casali Giovanni Vincenzo (1539 Ca./ 1593)
Danti Vincenzo (1530/ 1576)
Camilliani Francesco (ante 1530/ 1576)
Poggini Domenico (1520/ 1590)
Lastricati Zanobi (1508/ 1590)
Cioli Valerio (1529 Ca./ 1599)
- LOCALIZZAZIONE Convento della S.ma Annunziata
- INDIRIZZO piazza SS. Annunziata, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attuale decorazione scultorea della cappella di San Luca o dei Pittori è ciò che resta del progetto originario. Dieci statue, due delle quali (il San Matteo del Naccherino e il Salomone (?) del Casali) andarono perdute nei lavori del XIX secolo, erano state commissionate a membri dell'Accademia del Disegno nel 1567. Questi ultimi non sempre eseguirono le sculture per cui spesso esistono discordanze fra la lista delle commissioni del 1566 e i nomi degli artisti presenti nei pagamenti. La difficoltà nell'identificazione delle opere e dei loro autori è dovuta anche agli spostamenti che le statue subirono nei lavori ottocenteschi causando confusione nel programma iconografico. Questo era infatti incentrato sulle figure di San Paolo e Mosè che fiancheggiavano l'altare rispettivamente a sinistra e a destra. San Paolo era seguito dalle statue di San Pietro e dei quattro Evangelisti, mentre Mosè era preceduto da figure bibliche: Abramo, Melchisedec, Giosuè (con le sembianze di Cosimo I), David e Salomone. Summers (1969, p. 69) sottolinea la rispondenza di queste ultime figure con la concezione medievale che le considerava rispettivamente (escludendo Melchisedec) personificazioni della Virtù, della Fede, della Forza, della Umiltà e della Saggezza. In questo contesto le Virtù sono emblematicamente riferibili al Granduca, patrono dell'Accademia. Summers (1969, p. 68, nota 1) precisa che il materiale delle statue non è stucco, come genericamente viene indicato, ma terracotta dipinta o meglio "terra di Montelupo" secondo quanto riferiscono i documenti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281844-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0