Madonna del Soccorso

dipinto ca 1450 - ca 1460

Personaggi: Madonna. Figure: donna; bambino; diavolo. Allegorie-simboli: serpente. Oggetti: bastone; rampino a tre ganci; collana di corallo. Vegetali: cipressi; alberi. Architetture: pavimento a rombi inseriti in quadrati; parapetto. Decorazioni: dentellature; modanature

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • MISURE Larghezza: 102
  • ATTRIBUZIONI Maestro Della Natività Johnson (notizie 1450-1474)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Spirito
  • INDIRIZZO piazza S. Spirito, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'iconografia della Vergine del Soccorso fondata, come molti esempi nell'ambito letterario, sulla vendita dell'anima al diavolo e sul conseguente intervento divino che lo riscatta, si diffuse soprattutto in ambito umbro-marchigiano e in Toscana. Questa rappresentazione, derivata da un testo largamente diffuso nella letteratura medievale (la novella "De puero quem Beata Verginis a demonibus liberavit" compresa nelle raccolte dei miracoli della Vergine) sembra che sia stata dipinta in Italia quasi esclusivamente per conventi dell'ordine agostiniano. Questa circostanza e' stata messa in evidenza da E. Levi che ha ipotizzato l'esistenza di un legame con il culto dell'Immacolata concezione, particolarmente diffuso in quest'ordine. Padre Arrighi, in un manoscritto del convento di S. Spirito, ricorda infatti che la cappella Velluti dedicata alla Madonna del Soccorso fu destinata alle celebrazioni liturgiche di Maria Immacolata. La novella medievale raccontata nello "Speculum historiale" da Vinceno di Beauvais degli scrittori ascetici del Tredicesimo secolo si e' mantenuta nel tempo attraverso le raffigurazioni popolari. Intorno agli anni '80 del Quattrocento si diffusero divenendo popolari, i libretti con i miracoli della Madonna illustrati da xilografie. E' probabile che gli artisti abbiano tratto ispirazione dalla lettura di questi libretti e dalla osservazione di queste xilografie nelle quali si perpetuava la tradizione dei pittori medievali. Il Maestro della Nativita' Johnson, come propose di chiamarlo il Fahy dopo che il Berenson aveva posto la sua attenzione su due dipinti di questo pittore inserendoli nel catalogo della collezione Johnson, rivela una capacita' di mantenere aspetti tardo gotici che appartengono alla tradizione fiorentina (nella realizzazione della fila degli alberi, di forma diversificata e alternata e nella composizione classicheggiante) fondendoli all'interno di un contesto propriamente quattrocentesco. Influenzato da Andrea del Castagno e dal Baldovinetti, il maestro della Nativita' Johson lavoro' negli stessi anni di Neri di Bicci e dello Pseudo Pier Francesco Fiorentino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900298026
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
    2006
  • ISCRIZIONI nel dipinto, sul fregio della trabeazione - SANCTA MARIA DEL SOCCORSO - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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