ritratto di Niccolò Machiavelli
dipinto,
1575 - 1599
Santi Di Tito (1536/ 1603)
1536/ 1603
Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Niccolò Machiavelli; mezza figura; di tre quarti a sinistra. Abbigliamento: contemporaneo: robone nero (?). Oggetti: guanto; libro; tavolo; tovaglia
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Santi Di Tito (1536/ 1603)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
- INDIRIZZO P.zza della Signoria, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Baldinucci ricorda fra le opere di Santi di Tito due ritratti di Niccolò Machiavelli (1460-1527) realizzati dal pittore e presenti a Firenze nelle case di Ippolito e di Pierfrancesco de' Ricci.Il dipinto oggi a Palazzo Vecchio è da identificarsi con uno dei due dipinti menzionati dal Baldinucci che, come nota il Dami, probabilmente costituivano due esemplari di un unico ritratto, che pensiamo derivati dalla maschera mortuaria che le fonti ricordano presso gli eredi dello storico quale peraltro si ritiene tratto il busto in stucco presente nella stessa sala. La ritrattistica di Santi di Tito, sebbene ricordata dal Baldinucci rimane a tutt'oggi poco nota o quasi del tutto esclusa (Spalding), anche se di recente (Collareta) rivalutata in rapporto a nuove scoperte. Stilisticamente si riconosce che il Titi abbia preso l'avvio dai modelli bronziniani e dal Salviati per approdare ad un ritratto di un maggiore spessore psicologico come il "Gentiluomo" esposto a Firenze nel 1965 (Gregori), databile all'ultimo decennio del Cinquecento. Questo dipinto sembra peraltro da valutare anche in rapporto all'attività ritrattistica di Tiberio Titi (1573/1627), figlio di Santi ed attivo nella bottega paterna, nella cui opera di ritrattista gli studi più recenti hanno individuato "una puntuale e minuziosa descrizione dei particolari fisionomici e di costume che si differenzia dalla dalla più imponente e sintetica costruzione dei personaggi ritratti da Santi"( Lecchini Giovannoni). La fortuna del ritratto di Niccolò Machiavelli è attestata dalle diverse riproduzioni incisorie, fra le quali ricordiamo quella pubblicata nella "Serie di uomini Illustri della Toscana" del 1776 eseguita, su disegno dello Zocchi, dal Faucci dove nella nota dedicatoria viene dichiarata la presenza del dipinto di Santi di Tito nella casa del canonico Corso de' Ricci e del fratello, senatore Ruberto. Nella scheda della "mostra del Cinquecento" (1940) è ricordata una replica in Collezione Langton Douglas di Londra
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900292681
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 9148
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1998
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0