Madonna con Bambino e san Giovannino

rilievo,

rilievo di forma centinata con figurazione entro cornice a festone; basame nto a predella entro la quale sono cartelle con iscrizioni e ghirlande con stemmi

  • OGGETTO rilievo
  • ATTRIBUZIONI Della Robbia Giovanni (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Vinci (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE il rilievo raffigurante la Madonna col Bambino, san Giovannino e angeli re ggicorona fu restituita a Vinci nel 1969, dopo essere acquistata dallo sta to italiano sul mercato londinese nel 1968.La robbiana era stata tolta dal la sua collocazione originaria nel castello di Vinci dai Martelli. che ne furono proprietari alla fine del Settecento, dopo che il castello nel 1774 fu alienato dal Comune (Cianchi 1962). I Martelli la spostarono nella loro villa di Borgo. Fu poi venduta, con la mediazione del pittore Telemaco Sig norini, dopo il 1872 (Segni del Sacro). Si tratta probabilmente della terr acotta citata nella villa Martelli da Gustavo Uzielli nel diario del suo s oggiorno vinciano del 1872, ma che lo stesso non potè vedere per essere co perta da un sopramattone (Uzielli).Veniva tenuta nascosta probabilmente p er sottrarla al recupero da parte del Comune, che dal 1859 aveva instaurat o una pratica legale per riavere l'opera (Cianchi 1962). Fu pubblicata per la prima volta da Deneken, che la vide in una collezione privata di Coloni a, nel 1893. Poi da Marquand, che nel 1920 la catalogò nella Lowengard Gal lery di Parigi, come opera di Giovanni della Robbia. Lo studioso, basandos i sull'iscrizione e sugli stemmi presenti nella predella, datava il riliev o al 1523 ca. e lo riferiva alla committenza di Giovacchino Macinghi, fior entino, che fu podestà di Vinci proprio in quell'anno. Alle estremità dell a predella compare lo stemma di Vinci, e questo conferma la possibilità ch e l'imponente rilievo fosse stato realizzato per la sede podestarile dell' antico comune che si trovava proprio nella rocca dei Conti Guidi. Il rilie vo ha avuto altri passaggi di proprietà e fu rintracciato nel 1957 in Fran cia, grazie alla accorata richiesta di Renzo Cianchi pubblicata in quell'a nno sulla rivista Connaissance des arts. Nonostante la disponibilità del p roprietario, la robbiana non fu acquistata dal comune per mancanza di fond i. Solo un decennio dopo, messa all'asta da Sotheby's a Londra, il ministe ro, su suggerimento dello stesso Cianchi e dell'allora direttore generale Mario Salmi, acquistò la robbiana e la consegnò in deposito a Vinci. L'at tribuzione a Giovanni della Robbia, figlio di Andrea, avanzata dal Marquan d, è sottoscritta anche dal Gentilini, che vi vede però la collaborazione della bottega. Si tratta di una tipica opera della produzione robbiana di quegli anni, caratterizzata da un gusto particolarmente decorativo, e da u n linguaggio accattivante e piacevolmente descrittivo arricchito da una cr omia sgargiante e ricca. Confronti stilistici molto stringenti possono ess ere fatti, a mio parere, con il tabernacolo delle Fonticine a Firenze del 1522, soprattutto per quanto attiene al gruppo della Madonna col Bambino, al paffuto san Giovannino e ai due angeli reggicorona. Il fondo a piastrel le riprende un motivo comune alla bottega dei Della Robbia, fin dagli iniz i del Cinquecento, e che viene adottato spesso, per accentuare l'effetto d ecorativo, negli sfondi degli altari di Giovanni, come ad esempio nella pa la di S. Lucchese a Poggibonsi
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900292238
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Robbiane 95
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • ISCRIZIONI su targa in maiolica - E 19(...) - a pennello -
  • STEMMI al centro della predella - familiare - Stemma - Macinghi - di rosso ai tre crescenti d'oro posti 2, 1 divisi dalla banda d'azzurro se minata di gigli d'oro
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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