Madonna con Bambino e Sant'Anna

gruppo scultoreo, ca 1526 - ca 1526

Il gruppo poggia su un basamento a rilievo e presenta una nicchia nel fianco destro

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MISURE Profondità: 73 cm
    Altezza: 215 cm
    Larghezza: 120 cm
  • ATTRIBUZIONI Sangallo Francesco Da Detto Margotta (e Aiuti): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa e Museo di Orsanmichele
  • INDIRIZZO Via dell'Arte della Lana, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gruppo scultoreo fu commissionato a Francesco da Sangallo dai Capitani di Orsanmichele il 12 febbraio 1522 (cfr. Milanesi) per sostituire una statua in legno del XIV sec. d’analogo soggetto (ora al museo del Bargello). Fu collocato nello stesso luogo della statua precedente: sull’altare di legno che si trovava a sinistra del tabernacolo dell’Orcagna e che poi fu sostituito con uno in marmo nel 1586 (cfr. Pope-Hennessy). Il Clausse ha rilevato che l’artista nell’immagine delle tre figure si è ispirato all’antico, con grande eleganza nel trattamento delle forme e con cura nei particolari. Questi particolari fanno pensare al Clausse ad una forte influenza della maniera di Andrea Sansovino. Il Pope Hennessy riprende questa osservazione stilistica ed afferma che il Riegl ha discusso sulla relazione tra questa statua e quella d’analogo soggetto di Andrea Sansovino a Roma (cfr. Pope-Hennessy, pp. 349-350, tav. 48). Esiste anche il legame iconografico con il disegno della Vergine, Bambino e Sant’Anna di Leonardo da Vinci (cfr. Pope-Hennessy). La diffusione di questo tema iconografico a cui erano associati significati simbolici, si verificò a Firenze già dalla seconda metà del Trecento in seguito alla cacciata del duca di Atene avvenuta il 26 luglio 1343, giorno della festa di Sant’Anna. Il gruppo scultoreo poggia su un basamento, eseguito probabilmente sotto la guida dello stesso Francesco da Sangallo, ricco di figurazioni simboliche riferibili al tema della passione. Secondo il De Julis il basamento presenta citazioni della cultura artistica quattro-cinquecentesca: il cherubino è riferibile a Desiderio da Settignano, particolari come il mesciroba ed il mascherone sono derivati da quelli di Michelangelo nella sagrestia nuova di San Lorenzo, la nicchia laterale è ripresa invece dal padre Giuliano da Sangallo (vedi l’altare Piccolomini a Siena ed il camino di palazzo Gondi a Firenze). Come ci informa il De Julis, tra la fine dell’Ottocento o all’inizio del Novecento, fu addossato a questo basamento un recinto di legno di stile neogotico che serviva per creare uno spazio chiuso adibibile a sagrestia (i resti di questa balaustra lignea rimossa sono stati utilizzati per gli infissi dei sotterranei della chiesa di San Carlo). I ganci che reggevano il recinto furono attaccati nella parte alta del basamento, sui due lati che risultano per questo motivo abrasi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900291812
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Chiesa e Museo di Orsanmichele
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • ISCRIZIONI sulla cintura di Sant' Anna - FRANCISCUS FACIEBAT - caratteri ebraici - a incisione - ebraico
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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