apostolo

scultura, post 1376 - ante 1377

Soggetti sacri. Figure maschili: apostolo. Oggetti: libro

  • OGGETTO scultura
  • ATTRIBUZIONI Francesco Di Neri Detto Sellaio (ante 1354/ 1383)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Recentemente il Kreytemberg, seguendo un'ipotesi già avanzata da Poggi (1909), Kauffmann (1926), Brunetti (1969), sostiene che questa scultura fosse destinata in origine a decorare assieme ad altre le nicche degli sguanci del portale maggiore del Duomo. Questo ciclo di apostoli poi collocato sulle cuspidi delle tribune, fu eseguito da Francesco di Neri Ubaldi detto Sellaio negli anni dal 1362 al 1377. Il Kreytemberg , sulla base di un'analisi stilistica ed iconografica, confortata dai documenti già pubblicati dal Poggi (1909), divide il ciclo in due gruppi uno detto di "Giovanni", dal nome dell'unica figura identificabile (1362/1367), e l'altro detto di "Bartolomeo", stilisticamente più progredito (1376/1377). Dai documenti sappiamo infatti che Francesco Sellaio fu convocato il 4 novembre del 1362 nel cantiere del Duomo per la commissione di alcune statue. Il 23 febbraio del 1363 seguì il pagamento di tredici fiorini per la prima figura di Pietro e soltanto due anni dopo, il 27 febbraio 1365, il Sellaio ricevette un altro onorario di 14 fiorini per le figure di Bartolomeo, Giovanni Evangelista, Filippo e Simone ed inoltre un saldo di 2 fiorini per la statuetta di Pietro. Di nuovo due anni dopo il 12 marzo 1367 fu pagato con 13 fiorini per una figura di Tommaso ed allo stesso tempo l'opera del Duomo dichiarò di non avere più debiti. Evidentemente le sei figure del gruppo di "Bartolomeo" sono da identificare con le sei prime documentate. Soltanto nove anni dopo Francesco Sellaio lavorò di nuovo ad un ciclo di apostoli per l'opera del Duomo. La concordanza del prezzo di 13 fiorini per figura non lascia dubbio sul fatto che si trattasse di un lavoro iniziato molto tempo prima. La prima serie di sculture del 1362/1367, fu eseguita dal Sellaio per completare le nicchie del portale maggiore del Duomo, che era già stato in parte decorato da sculture realizzate da un anonimo maestro post-arnolfiano. Il secondo gruppo fu invece eseguito per sostituire quest 'ultime sculture del primo Trecento, che non corrispondevano più al gusto dell'epoca; e forse è per la stessa ragione che anche quelle del Sellaio non vennero collocate nel primitivo luogo di destinazione, ma sopra le cuspidi delle finestre delle tribune
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900289921
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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