lapide tombale di Baldovinetti Alessio (sec. XV)

lapide tombale,

Araldica: scudo

  • OGGETTO lapide tombale
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Baldovinetti Alessio (1425/ 1499): progettazione
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sotterraneo di S. Lorenzo e' stato utilizzato come cimitero dal XII fino al XVIII secolo: e' del 1188 infatti la bolla di papa Clemente III che concede la facolta' di tumulazione ai canonici della chiesa (Cianfogni P.N., 1817, p. 93). Fino al XV secolo il cimitero si estendeva anche in tutta la piazza antistante l'edificio, come hanno confermato i recenti rinvenimenti di ossa durante i lavori nel sottosuolo degli esercizi commerciali posti in Borgo S. Lorenzo, a destra della chiesa. Il cimitero esterno venne abbandonato al tempo dell'intervento brunelleschiano, che prevedeva anche una sistemazione urbanistica dell'area antistante l'edificio ecclesiastico ed il livellamento della piazza per costruire la scalinata di accesso alla chiesa: a tale scopo infatti dal 1419 le case antistanti vennero espropriate e demolite, e le pietre sepolcrali del cimitero esterno furono distrutte. Del cimitero interno, quello del sotterraneo che si estende sotto l'intera basilica, rimangono alcune lapidi,originariamente terragne, recentemente collocate alle pareti e sui pilastri. Fino al XVIII secolo erano in numero maggiore rispetto a quello odierno, ma negli anni 1739-1742, l'Elettrice Palatina Maria Luisa de'Medici ordino' il consolidamento delle fondamenta che comporto' la parziale demolizione delle precedenti sepolture. Dalla relazione dell'architetto Ruggeri, responsabile dei lavori, apprendiamo infatti che i vecchi pilastri vennero puntellati e rinforzati, al fine di ingrossare la struttura portante, e che molte tombe, compromettenti la stabilita', furono abbattute. Inoltre, per arieggiare i locali, nella parete verso il chiostro vennero aperte delle finestre, nella parete di fondo fu sistemato l'ingresso con le colonne e lo scalino in pietra, e fu rifatta la lapide per la tomba di Donatello. Come attestano alcune antiche piante conservate alla Biblioteca Mediceo-Laurenziana, le antiche sepolture erano interrate una accanto all'altra, soprattutto nella zona corrispondente al transetto della chiesa soprastante, mentre le cappelle del sotterraneo erano adibite alla sepoltura dei personaggi delle famiglie che avevano il patronato dOPOe cappelle corrispondenti nelle navate laterali della chiesa. I locali del cimitero corrispondenti alla navata destra furono concessi in uso gia' dai principi medicei alle tre Compagnie religiose, dedite ad opere assistenziali, che avevano sede in S. Lorenzo, denominate delle Stimmate, del SS. Sacramento e del Sangue, che vi si riunirono dal XVI secolo fino al 1785, quando Pietro Leopoldo le aboli'. Nel 1791 vennero rifondate per intercessione di Ferdinando III e nel 1811 quella delle Stimmate e quella del SS. Sacramento furono unificate, continuando la secolare opera assistenziale. Nel 1966 iniziarono i lavori per sistemare nuovPOente la cripta con le spoglie di Donatello, in occasione del quinto centenario della sua morte, ma i lavori furono interrotti dall'alluvione. In seguito furono necessari consistenti lavori di restauro con integrazione degli intonaci (fino ad allora policromi) e l'isolamento delle fondamenta che comporto' il totale scasso del pavimento e la completa estrazione delle lapidi, alcune delle quali subirono gravi danneggiamenti. Nel 1978, in occasione di ordinari lavori di manutenzione in una delle stanze del sotterraneo, venne riportato alla luce un locale di sepoltura, nascosto da un muro, provvisto di una botola per il passaggio alPO chiesa superiore, probabilmente usata per l'inumazione delle salme nei secoli XV-XVIII, chiusa durante i lavori di rifacimento del pavimento marmoreo della chiesa nel XIX secolo. La presente lastra e` del pittore Alessio Baldovinetti. Nel 1463 il Baldovinetti ricevette il permesso del Capitolo di S. Lorenzo di essere tumulato nella cripta. La lastra venne eseguita su disegno dello stesso Alessio: il leone in origine era in oro in campo rosso, come appare dalla descrizione della lastra nel memoriale di Alessio Baldovinetti (vedi fonti manoscritte). La lastra venne spostata dalla posizione iniziale nel 1739 dietro consenso di Francesco Baldovinetti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900288554
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • ISCRIZIONI sotto l'arme - IE/SU/S BALDOVINETTI AL/ESII DE BALDOVINETT/IS ET SUORUM 1480 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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