ritratti di Francesco Maria della Rovere
dipinto
ca 1536 - 1538
Vecellio Tiziano (1490 Ca./ 1576)
1490 ca./ 1576
Ritratti: Francesco Maria della Rovere. Abbigliamento: armatura da cavaliere; corsaletto tedesco. Interno. Oggetti: tavolino; mazza ferrata; spada;cimiero piumato con grifo rampante
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 114 cm
Larghezza: 103 cm
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ATTRIBUZIONI
Vecellio Tiziano (1490 Ca./ 1576)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
- INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia di questo ritratto si ha verso il 1536 in una lettera di Francesco Maria della Rovere; Francesco Maria si premurò di inviare a Venezia l'armatura perchè Tiziano potesse copiarla nei minimi particolari, reclamandone poi con vivacità l'immediata restituzione, forse perchè l'armatura rappresentava il simbolo di un suo momento militare e politico particolarmente glorioso quali forse il congresso di Bologna del 1593 in cui Carlo V, dopo aver stipulato la pace con i veneziani guidati da Francesco Maria, venne incoronato imperatore e pubblicamente lodò le virtù e il valore del della Rovere consentendogli di portare la spada imperiale come prefetto di Roma. E' probabile che proprio in quella occasione il duca ordinasse il ritratto a Tiziano, che si trovava a Bologna, dove per altro effigiò lo stesso Carlo V e Ippolito de' Medici. Che il duca della Rovere intendesse essere ritratto nel piano della sua gloriosa potenza è confermato sia dalla posa scelta, esemplata su quella dell'imperatore Claudio raffigurato da Tiziano nella serie dei dodici Cesari nel palazzo Ducale di Mantova testimoniatoci dall'incisione del Sadeler, che dalla presenza degli attributi della sua carriera militare e dal motto "SE SIBI" che compare nel cartiglio appeso al ramo di rovere, che, se non è una delle imprese attribuite solitamente al duca, potrebbe forse sottolineare la volontà di Francesco Maria di combattere per la gloria sue e della casata della Rovere. A Firenze il dipinto è ricordato per la prima volta nel 1652 con una semplice descrizione: "Il Duca d'Urbino armato". Da Urbino giunsero due ritratti del Duca della Rovere, entrambi elencati nella 'Nota di quadri di buona mano" nel 1631, ma la suggestiva ipotesi di Bernini-Pezzini, secondo cui uno di essi, andato perduto, ripetesse il disegno a figura intera conservato al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, non è dimostrabile. Il dipinto in esame fu invece senza dubbio inviato nella Guardaroba di Vittoria della Rovere e quindi nel 1652 inviato nella camera della Granduchessa dove si trovava ancora nel 1694. Grazie alle fonti documentarie pubblicate dal Gronau, le referenze archivistiche e la larga fortuna nella letteratura antica e contemporanea, non c'è motivo di dubitare dell'autografia del dipinto che per altro si impose sulla base della letteratura stilistica e di valutazioni qualitative. Per quanto riguarda il disegno n. 20767 del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, esso non è così immediato come sostiene Wethey. Il disegno,a tutta figura, fu probabilmente solo un pensiero iniziale per il dipinto, forse tratto da un modello che indossava l'armatura, modificato poi da Tiziano, come sostengono Rearick e Oberhuber, quando si pose il problema di omologare al ritratto del granduca quello della sposa Eleonora Gonzaga (NTCN P2228), non essendo ancora diffuso in Italia il genere del ritratto femminile in piedi. Si deve quindi respingere la proposta di Hadeln e Wethey che il dipinto di Francesco Maria fosse stato tagliato in un secondo tempo. Un recente esame radiografico ha messo in evidenza un dipinto sottostante raffigurante un giovane ritratto di tre quarti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287428
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 926
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
2015
- ISCRIZIONI sulla tela sul cartiglio in alto a destra - SE SIBI - lettere capitali - a penna - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0