ritratto d'uomo
dipinto
ca 1505 - ca 1506
Lorenzo Di Credi (1460 Ca./ 1537)
1460 ca./ 1537
Raffaello (attribuito)
1483/ 1520
Ritratti: Perugino. Abbigliamento: giubbone; collarino; berretto. Architetture: interno con finestra. Paesaggi: montagne; nuvole. Oggetti: piccolo cartiglio. Vegetali: alberi
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
-
ATTRIBUZIONI
Lorenzo Di Credi (1460 Ca./ 1537)
Raffaello (attribuito)
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
Holbein Hans Il Giovane
Lorenzo di Credi
Perugino
Raffaello
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
- INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, considerata nel corso del Settecento il ritratto di Martin Lutero eseguito da Holbein, solo nella seconda metà dell'Ottocento viene attribuita a Lorenzo di Credi e nel personaggio raffigurato si ravvisa il Verrocchio, secondo l'ipotesi del Milanesi (1879) che si basa sia su un passo del Vasari "Fece Lorenzo molti ritratti: e quando era giovane fece quello di se stesso che è oggi appresso Giovan Jacopo suo discepolo... con molte altre cose lasciategli da Lorenzo, fra le quali sono il ritratto di Pietro Perugino e quello di Andrea del Verrocchio suo maestro", che sulla somiglianza del personaggio con quello dell'incisione apposta dal Vasari alla vita di Andrea Verrocchio (Delli Regoli). Ad attribuire il ritratto al Perugino pensò invece il Thijs, seguito dal Venturi propenso a riferire l'opera alla prima maturità del Vannucci per 'il colore delle armi, il busto massiccio, le mani... grosse indolenti, il panno denso, soffice... ci fa ricordare il raffaellesco Inghirami". Il Lietzmann (1934) sostiene l'attribuzione a Raffaello, paragonando i ritratti con i cosiddetti 'Francesco della Rovere' (Gli Uffizi), e il 'Pietro Perugino' (Roma, Galleria Borghese), dipinti entrambi concordemente assegnati a Raffaello;lo studioso rileva che il dipinto della Galleria Borghese e quello in esame propongono stretti rapporti con la pittura fiamminga, specialmente con Holbein, ma gli sfugge che proprio Lorenzo di Credi nell'autoritratto di Washington è vestito esattamente come 'il Perugino' degli Uffizi (Natinal Gallery of Art, già coll. Beattiae di Glasgow e Widener di Philadelphia). L'ipotesi dell'attribuzione raffaellesca viene seguita dall'Offner, dal Beenken, dall'Ortolani e, in tempi più recenti dal Salvini nel catalogo della Galleria. Parte della critica contemporanea si attesta sulla attribuzione a Lorenzo di Credi, identificando il personaggio ritratto con il Perugino. Recentemente il Bellosi (che ripercorre tutta la storia critica del dipinto) con buone argomentazioni, ha riferito l'attribuzione a Raffaello, e con questa è riportato anche in galleria, identificando il personaggio ritratto con Verrocchio. In realtà non vi sono motivi particolari per identificare il ritrattato con un artista. Del dipinto esistono numerose copie: a Londra, collezione White, a Vienna in collezione privata e i Italia a Bergamo, Galleria Tadini, a Roma, Asta Castelloni, n. 1093, a Venezia, Galleria dell'Accademia, n. 241
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900287186
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario 1890, n. 1482
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0