peduccio, serie di Nanni di Donato (attribuito), Betto d'Antonio (attribuito) (sec. XV)

peduccio,
Nanni Di Donato (attribuito)
notizie 1430-1438
Betto D'antonio (attribuito)
notizie 1412-1454

Corpo triangolare, corpo trapezoidale, abaco. Decorazioni: bocciolo, baccellature, fiore, volute, foglia d'acanto, modanatura

  • OGGETTO peduccio
  • MATERIA E TECNICA pietra serena/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Nanni Di Donato (attribuito)
    Betto D'antonio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Spedale degli Innocenti
  • INDIRIZZO p.zza SS. Annunziata, 10, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un tipo di un peduccio presente in vari ambienti dell'ospedale (androne tra portico e chiostro degli uomini, androne tra chiostro degli uomini e giardino, sala delle udienze, ora segreteria dei convegni, e sala del camarlingo, ora portineria) che presenta come unica variante il motivo decorativo centrale, dove talvolta e' presente una sorta di b occiolo di fiore o più1 tipi di palmette stilizzate. La datazione precoce proposta dal Morolli per i peducci di faccia, e quindi anche per la versione angolare, alla prima meta' del terzo decennio del Quattrocento e l'avvicinameno a un maestro di stretta dipendenza brunelleschiana, quale era a quel tempo Betto d'Antonio, non mi pare convincente trattandosi d i un elemento estraneo al linguaggio architettonico del Brun elleschi sempre indirizzato verso l'utilizzo degli ordini ci assici, ed in particolare del corinzio, e di elementi decorativi perfettamentente uguali, e non variati come questi peducci dell'ospedale, caratterizzati da una 'varietas' estranea alla poetica dell'architetto. Morolli datava intorno al 1423 tutta la serie dei peducci dell'ospedale in base alla docu mentazione che ricordava proprio intorno a quell'anno l'inizio della costruzione delle due salette ai lati dell'androne d'ingresso e la consegna delle due piccole porte da parte del Marocho (NCT P14551); Morolli riteneva dunque di quegli an ni anche la copertura dei due vani e quindi i peducci delle due salette e dell'androne d'ingresso; notando poi la similitudine tipologica di questi peducci con quelli del secondo androne dell'ospedale lo studioso riteneva anche questi ultimi eseguiti contemporaneamente. Tuttavia l'androne che mette in comunicazione il chiostro con il giardino venne alzato solo nel decennio successivo quando venne realizzata la nuova ala dell'ospedale da destinarsi alle donne ed estranea al progetto originale del Brunelleschi. I peducci del secondo androne, di conseguenza, dovrebbero risalire, al quarto decennio del secolo come pure quelli dei vani addossati al portico dell'ospedale. Una conferma sembra giungere da un documento reso noto da Mendes Atanasio e da Dallai dove risulta che le due "camerette" iniziate nel 1426 furono coperte solo nel 14 37 quando e' documentato l'acquisto di legname per i solai. Un'ulteriore conferma di quanto si è sostenuto viene da un documento dello stesso anno dove e' ricordato il pagamento allo scalpellino Nanni di Donato per "dieci peducci di faccia e per "peducci di chanto" per la "volta sopra lentrata de la volta del martello" già' forniti nel 1436, da riferire quasi certamente ai dieci peducci di faccia e ai quattro angol ari del secondo androne dell'ospedale. Questi due peducci presentano come motivo centrale un bocciolo identico a quello di un peduccio posto tra l'androne del portico e il chiostro (NCT P14553)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900284383
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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