cherubini

decorazione plastica, ca 1450 - ca 1455

fregio con trenta tondi con cherubini

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA pietra serena/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Desiderio Da Settignano (1430 Ca./ 1464): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Donatello
    Antonio Rossellino
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima menzione del fregio con cherubini della cappella Pazzi e la sua attribuzione a Desiderio e a Donatello, si devono all'Albertini. Dopo di lui, il Cinelli, nella nuova edizione del Bocchi, ritiene che "le teste di angiolini di pietra" siano di mano di Donato; così il Richa ed altri. Bisognerà attendere la metà dell'800, perchè l'interesse si risvegli vivacemente, con opinioni contrastanti. Donatello e Desiderio, in relazione di maestro e scolaro, sono citati insieme dal Bode e dal Weber, che analizza la problematica questione della collaborazione: Donatello sarebbe l'ideatore e Desiderio l'unico esecutore, sotto la direzione però di Donatello stesso. Quest'opinione è condivisa dal Venturi e dalla Cruttwell; il Venturi, però, trascura l'intervento ideale di Donatello, la Cruttwell la parte esecutiva di Desiderio. Per un'azione autonoma di quest'ultimo sono invece, il Fabriczy, la Schottmuller, la Becherucci, il Valentiner, il Pope Hennessy ecc. L'opera, come si è visto, ha dunque una paternità molto discussa. La critica moderna ha optato, con un numero sostenuto di assertori, per Desiderio apprendista, fermi restando alcuni punti oscuri. Nessun aiuto chiarificatore proviene dall'esame dei pochi documenti riguardanti la costruzione della cappella Pazzi. Brunelleschi risulterebbe responsabile dell'esecuzione dell'interno e della facciata, ma non del portico, dove è situato il fregio che ci interessa, eseguito dopo il 1446, cioè dopo la sua morte. Pertanto, mentre la paternità dell'idea originaria dei medaglioni decorativi è quasi sicuramente da far risalire al Brunelleschi, è tuttavia molto probabile che Donatello abbia presentato qualche giovane discepolo al maestro, per attuare la decorazione del fregio. Secondo la Cardellini, per concludere, si possono notare varie fasi successive, di interruzioni, di vari collaboratori nella attuazione del fregio, in un lungo periodo di tempo (1450-1455)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/ecclesiastica
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900283567
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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