flagellazione di Cristo

dipinto, 1575 - 1575

Personaggi: Cristo. Figure: manigoldi; soldati. Abbigliamento: all'antica. Armi: spadino. Oggetti: borsa; frusta; corde. Elementi architettonici: loggiato; colonne tuscaniche. Costruzioni: edificio a pianta centrale con colonne e cupola

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Fei Alessandro Detto Alessandro Del Barbiere (1543/ 1592)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Croce
  • INDIRIZZO Piazza di Santa Croce, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le modifiche apportate in chiesa da Vasari, per renderla rispondente alle esigenze conciliari, imposero l'elaborazione di un programma iconografico che si svolgesse nelle quattordici pale dipinte collocate sui nuovi altari delle navate. Il soggetto dei dipinti si attenne al tema dei Misteri della Passione di Cristo che già aveva improntato la decorazione originale della chiesa. Rispetto però al programma vasariano si verificarono diversi cambiamenti, probabilmente dovuti al protrarsi dei lavori per quarant'anni dalla data d'inizio, durante i quali morirono Vasari e Cosimo I de' Medici, principali fautori del progetto. Il ciclo doveva iniziare nella navata destra, dal primo altare verso l'abside, con un' 'Ultima Cena' e proseguire fino all'opposta navata con la 'Pentecoste'. Le pale rimaste incompiute alla morte del Vasari furono sì eseguite, ma furono poste sfalsando l'ordine degli episodi. Nell'Ottocento furono rimossi i due altari in controfacciata, delle famiglie Zanchini e Dini, e conseguentemente le pale loro pertinenti: la 'Deposizione dalla Croce' del Salviati e la 'Discesa di Cristo al Limbo' del Bronzino. L'iconografia dei dipinti del momento vasariano fu elaborata da don Vincenzo Borghini. La pala Corsi è molto alta qualitativamente e forse il capolavoro del Fei. Riprende lo schema dell'affresco di Sebastiano del Piombo in S. Pietro in Montorio, che il Fei vide quando lavorava col Vasari in Vaticano nel 1571. La committenza per la pala non è databile, certo è che già nel 1571 la cappella apparteneva alla famiglia Corsi, come indica la presenza della lastra tombale posta di fronte all'altare.Sono stati rintracciati due disegni preparatori per il dipinto attribuiti al Fei, l'uno si trova al Louvre (n. 198), l'altro, di ubicazione sconosciuta, è pubblicato dalla Hall
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900283029
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • ISCRIZIONI in basso a destra - ALEXANDRO DEL BARBIERE DE FEI MDLXXV - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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