Pentecoste
dipinto,
1568 - 1568
Vasari Giorgio (e Aiuti)
1511/ 1574
Personaggi: Madonna; apostoli. Figure: astanti. Allegorie-simboli: Intelletto; Fortezza; Scienza; Timor di Dio; Pietà; Consiglio. Abbigliamento: all'antica. Oggetti: ali; corona a stelle; mani fiammeggianti; armatura; scudo crociato; corona di palme; libro; corona di pietre preziose; gioielli; croce; corona di olivo; calice; turibolo; corona di spighe e gigli; scettro; corona di fiori. Architetture: palazzo. Elementi architettonici: scalinata. Simboli: (Spirito Santo) colomba. Simboli: lingue di fuoco
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Vasari Giorgio (e Aiuti)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Croce
- INDIRIZZO Piazza di Santa Croce, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le modifiche apportate in chiesa da Vasari, per renderla rispondente alle esigenze conciliari, imposero l'elaborazione di un programma iconografico che si svolgesse nelle quattordici pale dipinte collocate sui nuovi altari delle navate. Il soggetto dei dipinti si attenne al tema dei Misteri della Passione di Cristo che già aveva improntato la decorazione originale della chiesa. Rispetto però al programma vasariano si verificarono diversi cambiamenti, probabilmente dovuti al protrarsi dei lavori per quarant'anni dalla data d'inizio, durante i quali morirono Vasari e Cosimo I de' Medici, principali fautori del progetto. Il ciclo doveva iniziare nella navata destra, dal primo altare verso l'abside, con un' 'Ultima Cena' e proseguire fino all'opposta navata con la 'Pentecoste'. Le pale rimaste incompiute alla morte del Vasari furono sì eseguite, ma furono poste sfalsando l'ordine degli episodi. Nell'Ottocento furono rimossi i due altari in controfacciata, delle famiglie Zanchini e Dini, e conseguentemente le pale loro pertinenti: la 'Deposizione dalla Croce' del Salviati e la 'Discesa di Cristo al Limbo' del Bronzino. L'iconografia dei dipinti del momento vasariano fu elaborata da don Vincenzo Borghini. La Pentecoste fu il primo dipinto prodotto per i nuovi altari di S. Croce, anche se il soggetto è l'ultima tappa del programma iconografico seguito da Vasari. Per questa pala in particolare le indicazioni iconografiche furono fornite da Vincenzo Borghini che elaborò per la parte alta un soggettario simbolico molto complesso, tratto dagli scritti di Isaia. Il dipinto fu completato nel 1568 e nell'ottobre posto sopra l'altare, come lo stesso Vasari scrive nelle 'Ricordanze'. La Hall suggerisce di considerarla opera non del tutto autografa del Vasari, infatti la studiosa vi riconosce nella parte alta una delicatezza vicina allo stile del Naldini e nella parte bassa le fisionomie dello Stradano. Presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna è conservato un cartonetto del Vasari per questa pala (n. 1651)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900282926
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0