fazzoletto - manifattura italiana o francese (sec. XIX)
fazzoletto
ca 1860 - ca 1870
Batista di lino ricamata in bianco con filato di cotone.Lavoro ad ago a punto occhiello e punto pieno. Il fazzoletto ha forma quadrata ma presenta un leggero arrotondamento agli angoli. Il ricamo è eseguito lungo i bordi e determina anche la festonatura degli orli: Questa è formata da anse rotondeggianti con tre smerlature a punto occhiello,ciascuna centrata da un pois e, al suo interno, un rametto a tre foglie. In alternanza a questo motivo una smerlatura più stretta, composta due festoni affiancati e centrati da pois, ripetuti su tre file sovrapposte a scaletta e terminanti in una piccola ansa festonata all'orlo esterno. Per il resto la superficie del fazzoletto è libera e non presenta cifre
- OGGETTO fazzoletto
-
MATERIA E TECNICA
filo di cotone/ ricamo
lino/ batista
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana O Francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fazzoletto femminile nel XIX secolo diventa un accessorio indispensabile in società, per sottolineare l'eleganza e lo stile della signora, ma anche come oggetto privato. L'abitudine a personalizzarlo si consolida tra il 1830 e 40 quando viene di moda scrivere per intero il nome,realizzato tra l'alternanza di punti pieni e traforati e abbinato al merletto disposto lungo i lati. Intorno agli anni 50 la novità è caratterizzata dalle cifre, dove le iniziali del nome e del cognome si intrecciano creando un motivo ornamentale complesso, spesso a rilievo, sormontato quando possibile dalla corona nobiliare. Infatti è del 1859 la grande novità degli angoli rotondeggianti, generalmente ricamati 'da un seminato di pisellini in cotone crudo' ( M. Carmignani, Eleganze e civetterie:Merletti e ricami a Palazzo Davanzati, catalogo della mostra, Firenze, 1987, p.52) E' il momento in cui l'accessorio torna di gran moda e trova uno spazio costante nelle riviste femminili, dove se ne parla estesamente, chiamati con i nomi femminili di 'Ninon', 'Pompadour,Velleda o Giuseppina. Si deve alle riviste la grande diffusione dei motivi decorativi e la sostanziale omologazione della produzione europea e anche la stabilizzazione del loro numero nei corredi da sposa, dove ne sono previsti 12 o 24. Il ricamo è eseguito con la tecnica detta a Plumetis molto simile anche per i motivi utilizzati al pezzo in collezione Inv. Stoffe 2775, proveniente dallo stesso laboratorio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281797
- NUMERO D'INVENTARIO Tessuti antichi 2773
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0