architrave, serie di Simone del Pollaiuolo detto Cronaca, Giovanni di Betto, Simone del Caprina (sec. XV)

architrave, 1492 - 1494

Decorazioni: fusarole; perlinatura; motivo a volute

  • OGGETTO architrave
  • ATTRIBUZIONI Simone Del Pollaiuolo Detto Cronaca (1457/ 1508): progettista
    Giovanni Di Betto (notizie 1490-1492): esecutore
    Simone Del Caprina (notizie 1476/ 1499)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Spirito
  • INDIRIZZO piazza S. Spirito, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Durante la sospensione dei lavori per la sacrestia si inizio' a lavorare al vestibolo che doveva unire la sacrestia stessa al resto della chiesa. La prima delle dodici colonne viene mandata all'Opera da Giovanni di Betto il 6 giugno 1492, e l'ultima il 15 ottobre dello stesso anno. Il 10 marzo del 1493 il provveditore Zanobi Landi radunati alcuni valenti maestri fra cui compaiono il Cronaca, Giuliano da Sangallo, Giovanni di Betto Salvi d'Andrea e Pagno d'Antonio li consulta su come condurre la volta. Stabilito che debba essere di macigno, si incaricano il Cronaca e il Sangallo di fornire un disegno dell'insieme a Piero di Lorenzo de' Medici; Piero approva il progetto e il 20 maggio del 1493, radunati gli Operai, si da' inizio ai lavori, dopo aver incaricato il legnaiolo Francione di fare un modello particolareggiato della volta (probabilmente per le decorazioni e il motivo a lacunari) con un compenso di tre fiorini d'oro. Giovanni di Betto e Simone del Caprina mandarono all' Opera il pietrame lavorato dal luglio 1493 al settembre 1494. A Simone del Caprina si devono i quadri e i tondi con bassorilievi. L'opera rivela un carattere solenne e grandioso che rispecchia una fervida ammirazione da parte del Cronaca, a cui si deve il modello per l'architettura classica romana. Il Vasari parla a questo proposito di particolari studi compiuti dall'artista a Roma su antichi monumenti. In piu' il Cronaca, piuttosto che riallacciarsi alla tradizione brunelleschiana, risale alle fonti prime dell'architettura quattrocentesca, facendosi diretto continuatore di Leon Battista Alberti. Se al Cronaca si deve il modello del vestibolo, molti furono gli scalpellini e gli scultori che parteciparono all'esecuzione, ma non il Sansovino, come invece si legge nel Vasari. Dai documenti si ricava che l'unico pagamento al Sansovino e' del 1490, quindi con due anni di anticipo rispetto alla data generalmente accettata per gli inizi dei lavori al vestibolo, e per lavoro di scultura il che esclude che questo pagamento possa riferirsi ad un eventuale modello architettonico del vestibolo. La mancata corrispondenza delle colonne alle partiture della volta, che gia' il biografo aretino aveva notato, trova riscontro nel vestibolo della villa di Poggio a Caiano, al quale il Cronaca collaboro' con il Sangallo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281775-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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