motivo decorativo floreale

chiave di volta, 1428 - 1489

Decorazioni: fiore

  • OGGETTO chiave di volta
  • MATERIA E TECNICA pietra serena/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Produzione Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Spirito
  • INDIRIZZO piazza S. Spirito, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa e il convento di S. Spirito sono una fondazione degli eremiti di S. Agostino stabilitosi all'inizio del XIII secolo ad Arcetri e che nel 1250 comprarono una piazza nella città per spostarvi la loro residenza. Il rinnovamento della vecchia chiesa, che sorgeva all'incirca nell'area attualmente occupata dalla sagrestia del Sangallo è da mettere in relazione ad una provvisione ufficiale a scopo votivo pubblico del 1397 in quanto in tale anno la lega dei Signori italiani cui partecipava anche Firenze aveva vinto i Visconti a Governolo. Nel 1428 i cittadini nominarono cinque operai che a loro volta nominarono Stoldo di Leonardo Frescobaldi provveditore alla nuova opera. In quasto momento viene interpellato il Brunelleschi del quale viene rifiutata la proposta di orientare la facciata della chiesa verso il fiume e di aprirve una piazza porticata. Venne però accettato il suo progetto e i lavori iniziarono con le fondamenta dallaparte di via del Fondaccio (attuale via S. Spirito). Sotto il priorato di Tommaso di Giovanni, il 22 marzo 1436 gli Operai ottengono una provvisione sulla gabella del sale che divenne effettiva dal 1439 e stabilita dal consiglio maggiore del Comune in ragione di tre soldi per ogni quarto di sale venduto. La serie dei provvedimenti sulla maggiorazione della gabella sul sale si conclude il 23 aprile 1445, quando viene approvata una richiesta per i successivi 20 anni. I fondi per la costruzione della nuova chiesa di S. Spirito furono disponibili furono disponibili dal 1434, termine ante quem per la datazione del progetto. Sino alla morte del Brunelleschi (1446) non vi furono interruzioni del lavoro. Le prime cinque colonne furono pagate nel 1446 ed erano probabilmente destinate alla zona tra la testata del transetto destro e il coro, quella più brunelleschiana dal punto di vista esecutivo. Alla morte del Brunelleschi era tracciato tutto il perimetro dell'edificio. dal 1447 al 1459 vi fu una interruzione. Dal 1459 fu capomastro Antonio Manetti Ciaccheri, che abbandonò l'idea brunelleschiana delle cappelle estroflesse dalla muratura perimetrale. Furono poi capomastri il Sandricci e Giovanni Domenico da Gaiole. Dal 1476 al 1481 fu capomastro, soprattutto per lavori di scalpello, Salvi d'Andrea. fu lui a mutare il modello della cupola e diverse soluzioni nelle coperture delle navate e nei fregi decorativi, in conseguenza della rinuncia alle cappelle curve. La formazione di scalpellino di Salvi d'Andrea portò a frammentare la linearità brunelleschiana nel virtuosismo decorativo dei fregi, in particolare nella controfacciata, eseguita dal 1486. Circa la questione delle tre o quattro porte della facciata essa fu discussa a partire dal 1481 ca. e decisa in un'assemblea alla quale parteciparono cinque o sei cittadini di ogni quartiere. La soluzione a tre porte fu fortemente appoggiata da Giuliano da Maiano e realizzata da Giuliano da Sangallo. L'analisi stilistica dei capitelli è stata condotta dal Luporini. Egli distingue tre gruppi: il primo, omogeneo, nella zona della crociera, vicino ai capitelli di San Lorenzo (dal 1442) e col motivo a "sella", innovazione brunelleschiana che segnala il suo intervento esecutivo; un secondo gruppo su colonne sparse da datare al 1460-1470, al tempo di Giuliano Sandricci e Giovanni Domenico da Gaiole, stilisticamente più astratto e geometrizzante; un terzo gruppo, con tutti i capitelli delle navate e pochi altri, del tempo di Salvi d'Andrea, che sfoggia il suo virtuosismo tecnico. I documenti relativi alla costruzione della chiesa furono in parte segnalati e pubblicati dal Fabriczy, Gaye, Cavallucci, Geymuller e Botto e più recentemente e con maggiore completezza da Luporini. Danneggiata seriamente da un terremoto nel 1895, la chiesa fu restaurata nel 1911
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281771-35
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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